Treviglio saluta Maria Gatti, esempio di solidarietà

La vedova di Alpheo Pagin si è spenta a 92 anni. È stata un punto di riferimento per l’Acli, la cronaca e la cultura locale.

Si svolgono lunedì 27 settembre a Treviglio nella chiesa di San Zeno, alle 10,30, i funerali di Maria Gatti vedova Pagin, morta a 92 anni: si è spenta con lei una figura carismatica, una trevigliese doc che ha agito in diversi settori della vita trevigliese, culturale, sociale e giornalistica.

Appartenente ad una stimata e numerosa famiglia locale, era stata attratta in giovane età dal mondo aclista grazie allo stimolo di monsignor Sandro Mezzanotti, allora assistente Acli, che aveva visto in lei la persona idonea a sostenere il ruolo di riferimento per le pratiche dei lavoratori. Così era stato, con lei protagonista dinamica nell’ufficio Acli cittadino, pronta a dare una mano a chiunque fosse nel bisogno. Sono migliaia le persone che a lei si sono rivolte ed hanno ottenuto soddisfazione, davvero un «esercito» di lavoratori e di loro familiari che certo la ringraziano per il bene ricevuto. Ha operato in quel ruolo per oltre 30 anni, esempio di dedizione sincera e costante. Coniugava l’impegno Acli con l’attività giornalistica quotidiana quale corrispondente da Treviglio e dalla Bassa dell’allora «Il Giornale del Popolo», collaborando con il marito Alpheo Pagin che era redattore in quella testata bergamasca negli anni dal 50 all’80 del secolo scorso.

Si occupava di ogni tipo di cronaca, dalla nera alla giudiziaria alla bianca, con forte sensibilità e severa attenzione ad ogni fatto. Chi scrive la ricorda quale ottima collega non solo del giornale bergamasco, anche del settimanale trevigliese «Il Popolo Cattolico» al quale, con il marito Alpheo, si era dedicata a lungo con affetto e professionalità. Sposatasi con Alpheo nel 1954, dopo un periodo di attività da impiegata in uno studio legale cittadino, alternava intensi interessi verso la cultura, ad esempio quale membro, con il marito, del Comitato Dante Alighieri e copromotrice, a fianco di Alpheo e della sua compagnia filodrammatica, di iniziative teatrali. Rimasta vedova nel 2016, ha continuato a divulgare la memoria del marito, che fu non solo stimato giornalista, anche autore di importanti volumi. La sua morte apre un ulteriore vuoto nella Treviglio della tradizione solidale.

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