Urgnano, recuperati dopo meno di un mese i gioielli della Madonna del Rosario

Il furto. L’annuncio del parroco al quale sono stati restituiti dai carabinieri: «Grazie ai militari che hanno fatto un lavoro straordinario». Denunciato cinquantenne milanese.

Meno di un mese fa, il 6 ottobre, lo smarrimento e lo sgomento dopo la scoperta del furto sacrilego dei gioielli della Madonna del Rosario, all’interno della chiesa parrocchiale di Urgnano. Domenica 30 ottobre, invece, l’esplosione di gioia dei fedeli quando il parroco don Stefano Bonazzi, al termine di tutte le Messe, ha dato l’annuncio che i preziosi sono stati trovati e riconsegnati.

Un annuncio a cui è seguito l’applauso liberatorio di ringraziamento rivolto ai carabinieri della stazione di Urgnano, guidata dal comandante maresciallo Salvatore Geniale, che con le loro indagini hanno permesso di risalire al colpevole e di recuperare bottino. Si tratta di un cinquantenne italiano, residente nell’hinterland milanese e, da quanto si è potuto apprendere, non nuovo a questo tipo di razzie compiute nelle chiese di diverse provincie lombarde.

Si è quindi concluso con un lieto fine il raid compiuto il tardo pomeriggio di mercoledì 5 ottobre (e scoperto il giorno seguente dal sacrestano), ai danni della statua della Madonna del Rosario, che in quei giorni si trovava esposta ai piedi dell’altare in occasione della sua solennità e che la domenica precedente era stata portata in processione per le vie del paese. Un furto compiuto sotto gli occhi del sistema interno di videosorveglianza che aveva ripreso interamente la scena, in cui si era visto il ladro solitario, col volto travisato da berretto e mascherina, balzare sul grande catafalco e sfilare i preziosi indossati dalla Madonna: tra questi un collier, un paio di orecchini antichi e una decina di anelli, tutti frutto di donazioni che i fedeli avevano fatto negli anni.

Il ritrovamento della refurtiva è avvenuto lo scorso mercoledì mattina quando i militari della stazione di Urgnano, al termine delle indagini compiute anche analizzando le immagini delle telecamere, hanno fatto irruzione nell’appartamento del cinquantenne, che abita in un comune della provincia di Milano, il quale è stato deferito all’autorità giudiziaria. Oltre ai preziosi rubati a Urgnano, in casa i carabinieri hanno trovato altri gioielli, poi risultati anch’essi rubati da altre chiese del lecchese, del cremasco e del mantovano.

«La bella notizia – ha raccontato don Stefano Bonazzi – mi è stata data dal comandante dei nostri carabinieri, con una telefonata mercoledì mattina alle sette meno un quarto. Assieme ai colleghi si trovava nella casa dell’uomo, dove mi ha inviato le fotografie della refurtiva, da cui abbiamo potuto accertare che si trattava proprio dei gioielli rubati alla nostra Madonna. E ieri (sabato, ndr) sono stato convocato in caserma dove mi sono stati restituiti. Devo rivolgere un grazie di cuore ai nostri carabinieri perché hanno davvero fatto un ottimo lavoro di indagine che ha permesso di recuperare sia questa che altra refurtiva». Ora la statua della Madonna del Rosario si trova nella sua nicchia sopra uno degli altari laterali della parrocchiale. Il furto, durato una manciata di minuti, si era verificato attorno alle 18,20 quando la chiesa era vuota perché il mercoledì la Messa vespertina delle 18 è sostituita da quella serale delle 20,30, e il sacrista titolare era assente. Il ladro, entrato da uno degli ingressi principali, si era subito diretto verso il catafalco e, dopo aver armeggiato con le cassette delle elemosine senza riuscire ad aprirle, si era arrampicato sulla statua spogliandola dei preziosi. Si era poi dileguato uscendo da una porta laterale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA