Crollo di Firenze, una delle vittime abitava a Chiuduno

LA TRAGEDIA. Taoufik Haidar, operaio marocchino di 43 anni, si era trasferito in paese nei mesi scorsi dopo aver vissuto per anni a Palazzolo sull’Oglio.

Tra le vittime del crollo avvenuto venerdì 16 febbraio nel cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze c’è anche un operaio marocchino di 43 anni, Taoufik Haidar, che dall’estate scorsa abitava nella Bergamasca, a Chiuduno, dopo aver vissuto per anni a Palazzolo sull’Oglio, comune bresciano al confine con la provincia di Bergamo. L’operaio lascia la moglie e due figli in Marocco. Nel 2009, appena arrivato in Italia, aveva abitato per un periodo a Perugia insieme ad alcuni parenti. A Palazzolo anche altri tre operai nordafricani travolti: Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni, risiedeva in paese; Bouzekri Rahimi, marocchino di 56 anni, ancora disperso, e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni, erano ospiti di amici e parenti da qualche settimana. Il titolare della macelleria islamica «Assalam» di via Serioletto a Palazzolo ha avviato una raccolta fondi per aiutare le famiglie delle vittime.

Otto travolti

Il bilancio al momento è di quattro morti, tre feriti e un disperso. Tra le vittime un italiano di 60 anni, Luigi Coclite, di Livorno, mentre le altre sono di origine nordafricana. Tutti originari della Romania i tre feriti: hanno 37, 48 e 51 anni. L’incidente è stato causato dal cedimento di una trave che ha provocato un crollo a catena dei solai: otto le persone travolte tra gli operai impegnati nella costruzione del supermercato Esselunga nell’area dell’ex Panificio militare di Firenze. Le operazioni dei vigili del fuoco proseguono per trovare l’ultimo operaio che ancora manca all’appello.

Il cordoglio

Mentre proseguono le ricerche e le indagini sul luogo del crollo, nel pomeriggio di sabato a Firenze in piazza della Signoria si è svolta una cerimonia di commiato che è culminata in un minuto di silenzio indetto dal Comune per ricordare le vittime. Una folla di persone ha riempito la piazza e dopo il suono della campana della Martinella e l’invito al silenzio suonato dai suonatori del Gonfalone di Firenze, c’è stato il minuto di silenzio, al termine del quale ha preso la parola il sindaco Dario Nardella.

Sciopero nazionale

Due dei lavoratori morti nell’incidente di Firenze avevano lavorato nel 2023 per diverse imprese a Bergamo. «Taoufik Haidar è stato nostro iscritto alla Fillea-Cgil fino al 21 novembre 2023 – spiega Luciana Fratus, segretaria generale della Fillea-Cgil di Bergamo – Fino a questa data ci risulta fosse iscritto alla Cassa edile di Bergamo, alle dipendenze di un’azienda con sede a Brescia che però aveva aperto un cantiere a Treviglio. Anche Mohamed Toukabri è stato iscritto alla nostra Cassa edile».

«Siamo di nuovo a piangere lavoratori che hanno perduto la vita in un cantiere. Torniamo a condannare, come la Cgil ha fatto ripetutamente negli ultimi mesi, le recenti modifiche della normativa di settore che hanno portato a una deregolamentazione nella catena degli appalti a discapito della sicurezza dei lavoratori. Ripetiamo anche che la patente a punti non basta. Per le morti sul lavoro si introduca il reato di omicidio colposo. La logica del profitto non deve prevalere sulla sicurezza dei lavoratori».

Per mercoledì 21 febbraio la Cgil e la Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici – Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - dichiarano due ore di sciopero a livello nazionale.

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