Dopo villa Colleoni, un asilo nido: nuova donazione per il paese di Castelli Calepio

Un altro generoso gesto dell’imprenditore Giulio Marchetti per la comunità. Ha comprato il terreno dove realizzerà l’edificio, che ospiterà anche corsi per stranieri.

La notizia è trapelata dall’Amministrazione comunale, prima ancora che l’accordo finisse su carta. Allo stato attuale non ci sono atti ufficiali, documenti, convenzioni. Ma c’è la parola data, e al sindaco di Castelli Calepio Giovanni Benini – così come alla sua comunità – basta, eccome. «L’imprenditore e nostro concittadino Giulio Marchetti ha comunicato di voler donare alla collettività un asilo nido – è l’annuncio di Benini –. Una promessa che, per ora, non ha bisogno di atti ufficiali: vale la parola data, parola di un benefattore estremamente generoso che durante la sua vita tanto ha donato a Castelli Calepio, e non solo». Se convenzioni e accordi messi per iscritto per ora non sono ancora stati formalizzati, ci sono però alcuni passaggi che autorizzano il sindaco a diffondere la notizia. In primis, l’acquisizione dell’area. L’imprenditore Marchetti, anni 89, avrebbe già acquistato il terreno dove realizzare, a sue spese, l’asilo nido: scartata l’ipotesi di costruirlo su un terreno di proprietà della Fondazione Calepio (in realtà la primissima opzione percorsa, poi abbandonata per ragioni indipendenti dalla volontà dell’imprenditore e del Comune), il noto benefattore di Tagliuno avrebbe acquistato un’area verde – fanno sapere dall’amministrazione – di circa 7.000 metri quadri, in via Falconi, oggi sede di un vigneto. «Ed è lì che Marchetti costruirà l’asilo nido – precisa il sindaco –: parliamo di un’area già edificabile, che non richiede nessuna variante al Pgt, e che potrà quindi essere costruita in tempi molti brevi, realisticamente nel giro di un anno. Una volta costruito, l’asilo verrà poi ceduto al Comune in maniera completamente gratuita. Possiamo garantire sin da ora che si tratterà di un asilo nido comunale, struttura preziosa per tutta la comunità. E che al suo interno ospiterà locali polifunzionali dove poter organizzare corsi di alfabetizzazione per genitori stranieri, come da volontà del nostro benefattore».

Una struttura su cui, in giunta e non solo, si ragiona da tempo. E non solo perché a Castelli Calepio non esistono altri nidi comunali, ma anche perché si tratta dell’ennesima donazione proposta da Marchetti: oltre a numerose opere di beneficenza (scuole, strutture sanitarie...) realizzate all’estero, in particolare in India, l’imprenditore (è titolare di un’azienda produttrice di cavi elettrici) negli anni scorsi ha ceduto al Municipio Villa Colleoni a Tagliuno, oggi sede – fra le altre cose – dell’auditorium comunale, facendosi carico anche del suo completo restyling. Non solo. Alla parrocchia di Tagliuno Marchetti e la sua famiglia, che non sono soliti pubblicizzare e dare risalto ai loro gesti di solidarietà, hanno donato la scuola materna e, lo scorso anno, devoluto il valore di mercato della vecchia casa del curato: un gesto di chiara generosità per evitare che l’immobile, dal valore storico e affettivo, finisse sul mercato nell’intento di finanziare la ristrutturazione dell’oratorio. «Allo stato attuale il nostro Comune può contare solo su un asilo nido privato, nella frazione di Cividino – osserva Elena Pagani, assessore ai Servizi sociali di Castelli Calepio -. Una struttura che, com’è facile immaginare, non esaurisce la domanda. L’asilo nido che ci verrà donato contribuirà quindi a offrire un servizio davvero prezioso per la comunità».

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