Guardia costiera ausiliaria: 250 interventi nel lago e due salvataggi a lieto fine

IL BILANCIO. Intensa attività estiva per la vigilanza dei volontari: in primo piano la prevenzione con i consigli ai bagnanti. Il capocentro operativo: residenti e i visitatori hanno capito che il lago può diventare pericoloso se non si usa il buonsenso.

Quasi 250 interventi di prevenzione e due vite salvate nelle acque antistanti il lido Nettuno a Sarnico. Sono i numeri della Guardia costiera ausiliaria, operativa sul Basso Sebino dal primo maggio a fine settembre, che sta tirando le somme del lavoro svolto durante l’estate dai 25 volontari attivi. «È stata un’estate abbastanza intensa, nonostante abbiamo svolto meno interventi rispetto agli scorsi anni a soccorso dei natanti – ha commentato Diego Nolli, capocentro operativo della Gca – Basta la presenza in divisa per far rallentare le imbarcazioni. Sia i residenti che i visitatori hanno capito che il lago può diventare pericoloso se non si usa il buonsenso».

Eccesso di velocità

L’informazione è alla base dell’operato svolto ogni anno dai volontari della Gca: ricordando i regolamenti e fornendo consigli per la balneazione sicura, il sodalizio punta a fare prevenzione. «Cerchiamo di creare un rapporto empatico con i bagnanti, spieghiamo i pericoli dell’idrocuzione e sconsigliamo di entrare in acqua senza salvagente a chi non sa nuotare o, ancora peggio, non sa galleggiare», ha evidenziato Nolli. Da maggio a settembre i volontari sono intervenuti 82 volte per eccesso di velocità nei pressi della riva, 15 invece le imbarcazioni redarguite perché navigavano nella zona della Riserva delle Torbiere; 6 i bagnanti fatti allontanare dalle aree portuali in cui stavano nuotando, 4 gli interventi in aiuto a diportisti in difficoltà e moltissime le informazioni fornite anche telefonicamente ai turisti e ai visitatori. Non solo, nel conto delle 1.066 ore di servizio e delle 264 ore di navigazione ci sono anche le uscite notturne per fornire assistenza durante le manifestazioni sul lago.

Le emergenze

Due gli interventi di salvataggio al lido Nettuno. In un caso un ultracinquantenne ha cominciato ad annaspare mentre stava nuotando verso la riva, mentre il secondo episodio riguarda un’adolescente buttata in acqua dagli amici: a causa del violento colpo alla schiena non riusciva più a stare a galla. Il tempestivo intervento della Guardia costiera ausiliaria ha scongiurato il peggio. A questi poi si aggiunge il poco divertente scherzo di un trentenne, che ha finto di annegare a pochi metri dal pontile del lido. Nonostante i 243 interventi di prevenzione, però, l’estate 2023 si è chiusa con due vittime. Abdul Manan, 33enne di origini pakistane che abitava a Telgate, è morto il 17 agosto nelle acque antistanti la località Casella di Tavernola Bergamasca. Non sapeva nuotare, si era immerso per trovare un po’ di refrigerio, ma un malore improvviso non gli ha lasciato scampo. Risulta ancora dispersa, invece, tra Lovere, Castro e Pisogne la ventenne tedesca Chiara Lindl, caduta dal motoscafo su cui si trovava con una comitiva di amici la sera del primo settembre. Un tragico incidente causato – così dicono gli inquirenti – dalla manovra azzardata compiuta da un’amica.

Collaborazione con le scuole

«Il prossimo anno proseguiremo con il progetto di sensibilizzazione avviato in collaborazione con le scuole, per spiegare ai più piccoli e ai loro genitori come ci si comporta prima di entrare in acqua – ha concluso Nolli – Saremo presenti anche nelle piazze dei comuni sebini. Grazie a un accordo con le unità cinofile della Word, inoltre, verremo nuovamente affiancati nel pattugliamento a piedi del lido pubblico più grande del lago».

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