Il sindaco di Tavernola all’Anas: «Sulla litoranea ora manca pure la manutenzione»

Sebino, la lettera del primo cittadino all’Anas che aveva chiesto le criticità: strada chiusa per frana 13 volte in tre anni. E ora le infestanti «stringono» la carreggiata.

I soliti vecchi problemi, più quelli nuovi legati al passaggio della competenza da Provincia ad Anas. Un passaggio che si traduce necessariamente anche in un «vuoto» delle manutenzioni. E si vede: il ciglio della carreggiata della litoranea del lago - che in questi giorni di piena estate è percorsa non solo dalla gente del posto ma anche da tanti turisti italiani e stranieri - è invaso della vegetazione infestante. E non è un problema secondario: ci sono anche tanti ciclisti e motociclisti che, con le infestanti che si allungano verso il centro della corsia, devono per forza pure loro spostarsi al centro col rischio di venire investiti. Questo - problema recente - si aggiunge a quelli che da decenni tormentano le comunità del lago. E che sono nell’elenco spedito ad Anas a firma del sindaco di Tavernola, Ioris Pezzotti, su «mandato» anche di tutti i colleghi della sponda bergamasca del Sebino. Anas, infatti, aveva invitato i sindaci a segnalare le criticità della statale 469 - la litoranea appunto -, su cui intervenire in via prioritaria. In risposta Pezzotti ha inviato a Matteo Castiglioni, direttore del coordinamento territoriale Anas, l’elenco delle criticità, insieme a una richiesta di interventi urgenti di manutenzione ordinaria della statale, trascurata in questa fase di passaggio.

Durante una recente audizione alla Commissione Ambiente della Camera, rispondendo alla deputata del Pd Leyla Ciagà, Castiglioni aveva dichiarato la propria disponibilità ad incontrare i sindaci dei Comuni della zona per raccogliere segnalazioni di criticità su cui intervenire in via prioritaria. Nella stessa sede, aveva altresì annunciato a partire dal 2022 una serie di consistenti interventi di messa in sicurezza della dissestata SS 469 soprattutto nel tratto tra Predore e Riva di Solto.

In premessa Pezzotti ricorda al direttore Anas che «la richiesta di messa in sicurezza della SS 469 Sebina Occidentale è stata proposta a più riprese in questi anni durante i quali la strada era di competenza provinciale, sia attraverso sollecitazioni da parte degli enti locali sia attraverso una raccolta di firme di cittadini che, nel 2018 inviarono 3.326 firme a sostegno della messa in sicurezza, raccolte in due settimane».

In particolare vengono evidenziate le cattive condizioni del tratto Predore-Riva di Solto, «notevolmente peggiorate nell’ultimo ventennio», con la sottolineatura che «si tratta dell’unica strada litoranea di percorrenza della sponda bergamasca del lago» e che, quando chiusa, costringe i pendolari a percorrere «100 km e più al giorno per il tratto casa-lavoro e ritorno».

Pezzotti si limita ad elencare nel dettaglio smottamenti e frane degli ultimi tre anni in cui risultano 13 eventi con relative interruzioni del transito. Ultimo in ordine di tempo il masso tra Gallinarga e la Galleria del Corno, precipitato dal versante a monte della statale il 5 agosto dopo il temporale che domenica 1° agosto aveva causato l’interruzione del transito lungo la galleria a causa di un fulmine che aveva fatto crollare dalla volta una pioggia di detriti.

Nella lettera si chiede inoltre di intervenire «con cortese urgenza», per la manutenzione ordinaria . In primis lo sfalcio, poi la rimozione di massi e sassi a bordo strada tra Predore e Tavernola. Anche le caditoie di scarico dell’acqua piovana necessitano di pulizia urgente: «In caso di piogge, non consentono il regolare deflusso dell’acqua creando veri e propri allagamenti della carreggiata con altezza dell’acqua fino a 40 centimetri».

La lettera di conclude con la richiesta di «un incontro da pianificare nel mese di settembre prossimo, possibilmente in loco, con la partecipazione degli enti locali interessati, al fine di ottenere rassicurazioni certe su un programma lavori e sui tempi di esecuzione».

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