In Lombardia la Goletta dei laghi salva solo il Sebino

INQUINAMENTO. È l’unico dove in tutti i punti campionati si è rilevata acqua pulita. Anche alla foce dell’Oglio a Costa Volpino: bene la depurazione in Valcamonica.

Il lago d’Iseo svetta sopra gli altri laghi lombardi per la pulizia dell’acqua rispetto a tutti quelli controllati dalla Goletta dei Laghi di Legambiente: il Sebino è l’unico nel quale i tecnici dell’associazione ambientalista, quest’estate, non hanno trovato neanche un punto con valori microbiologici superiori ai limiti indicati dalla norma adottata anche dalle Agenzie di tutela della salute per classificare le acque balneabili. A luglio, neppure uno dei sei punti del lago d’Iseo era risultato inquinato, mentre nel Ceresio (meglio noto come lago di Lugano) ne è risultato inquinato uno su quattro; nel lago Maggiore quattro su cinque; sulla sponda lecchese del lago di Como uno su sette, sulla sponda comasca due su quattro; sul Garda infine sono risultati inquinati due dei sette punti analizzati.

Il report

È quanto emerso venerdì 11 agosto a Roma dove la Goletta dei Laghi ha presentato il riepilogo nazionale della campagna effettuata nei mesi scorsi. In Lombardia, sono stati raccolti campioni d’acqua in 33 punti dei cinque laghi: cinque di questi sono risultati inquinati e cinque fortemente inquinati; nel Sebino, zero. Lo stesso risultato era emerso nel 2019 e nel 2021, mentre nel 2020 erano «fortemente inquinate» due località del bresciano e lo scorso anno era «inquinata» la foce del fiume Oglio a Costa Volpino. «Registriamo un netto miglioramento – aveva sottolineato il presidente di Legambiente Alto Sebino, Massimo Rota – speriamo che non sia un caso. In particolare, ci auguriamo che i lavori per depurare le acque dei comuni della Valle Camonica e rendere pulito il fiume Oglio siano finalmente giunti ad una svolta».

Una svolta che deve però essere «messa a terra»: il depuratore di Edolo, Sonico e Malonno è in via di ultimazione, poi si dovrà procedere alle opere di collettamento della rete idrica di questi tre comuni; è invece stato completato dalla società Acque Bresciane il collettamento da Sellero a Capo di Ponte. Al di là della depurazione, a luglio, quando erano stati presentati i dati della Goletta sul Sebino, era stato evidenziato anche che gli ottimi risultati potevano derivare dalla grande quantità di acqua arrivata in seguito alle piogge di maggio e giugno. Un risultato quindi alterato? Non proprio, perché nella stessa occasione era stato messo in evidenza che spesso, in occasione di forti temporali, le analisi risultavano oltre i limiti a causa dell’attivazione degli scolmatori della rete idrica.

Insomma, in definitiva il risultato era stato indicato come decisamente positivo. «Le analisi – aveva aggiunto Dario Balotta, presidente del circolo Basso Sebino di Sulzano – evidenziano un miglioramento generale delle criticità che ci avevano accompagnato per diversi anni. Il costante miglioramento delle acque deve essere uno sprone per le amministrazioni locali per continuare su questa strada».

Monitoraggio dal 2006

È dal 2006 che Legambiente Lombardia tiene sotto controllo la salubrità delle acque lacustri lombarde, potendo così contare attualmente su una base dati ormai stabile, che permette di verificare come le criticità si siano evolute nel corso di quasi vent’anni. «Oltre alla depurazione – ha commentato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - le pressioni a cui sono sottoposte le nostre acque sono molte: dalla crisi climatica alla presenza massiccia di turisti. Occorre mettere velocemente mano al capitale blu della nostra regione con politiche lungimiranti, integrate e di sistema, per evitare di trovarsi in uno stato di costante emergenza».

Rinaldi: impegno premiato e funziona la fitodepurazione

«Un risultato confortante per quanto messo in campo negli ultimi anni e un invito a continuare a camminare sulla strada intrapresa». Alessio Rinaldi, presidente dell’Autorità di bacino dei laghi di Iseo, Endine e Moro commenta così il risultato che, rimbalzando da Roma, ricorda che il Sebino è l’unico lago lombardo in cui nessuno dei punti analizzati dalla Goletta dei Laghi di Legambiente è risultato inquinato. «È importante – aggiunge Rinaldi – anche perché si allinea con i risultati delle analisi condotte dalle Ats che da diversi anni indicano come “eccellenti” la qualità delle acque di tutte le località balneabili del nostro lago d’Iseo. Se anche la Goletta conferma questo trend, significa che gli interventi attuati per potenziare e migliorare i sistemi di depurazione sono impostati correttamente». Uno di questi è l’impianto di fitodepurazione realizzato nei pressi del Bar delle Rose a Costa Volpino, uno dei punti presi in esame dalla Goletta: «Anche questa metodologia che sfrutta la capacità filtrante delle piante e delle loro radici ha dato il suo contributo e potrebbe essere replicata in altre località del lago. Per farlo, saremo sempre più attenti alle possibilità di finanziamento che i bandi regionali mettono a disposizione del territorio: pur non essendo una competenza specifica dell’autorità di bacino, l’attenzione per l’ambiente continuerà a vederci impegnati in prima linea».

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