Morti nei due incidenti in moto sul lago: dolore per Elia, Michele e Stefano

Tragedie stradali. Sabato 8 ottobre tre vittime in due schianti lungo la statale 469, sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo. Prima dell’alba a Predore ha perso la vita Elia Martinelli, 23 anni, di Tavernola, ferito l’amico che era in sella con lui. Nel pomeriggio a Riva di Solto sono morti Michele Ferrecchia, 56 anni di Monza, e il suo amico Stefano Varsi, ufficiale dell’Esercito di 55 anni di origini sarde.

Una scia di sangue corre lungo la litoranea del lago, la famigerata «469», una delle strade più belle della Lombardia, ma anche una delle più pericolose. Ieri per il Sebino è stato un sabato nero. In due incidenti distinti a distanza di qualche ora sono morti tre motociclisti e un quarto è rimasto ferito. Tutto lungo quella striscia d’asfalto nell’arco di un pugno di chilometri, da Predore a Riva di Solto.

L’incidente a Predore

Il primo incidente molto prima dell’alba, intorno alle 3 del mattino. A perdere la vita è stato Elia Martinelli, 23 anni, di Tavernola, operaio in un’azienda della gomma a Villongo. È andata decisamente meglio per l’amico, Fabio Bonomelli, 21 anni, anche lui di Tavernola, rimasto gravemente ferito e ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII, ma non in pericolo di vita.

I due amici facevano ritorno a casa transitando sulla strada del lago in sella a una moto «Ktm 350» di proprietà di Fabio Bonomelli. Improvvisamente, per cause in via di accertamento da parte dei carabinieri della stazione di Tavernola bergamasca, intervenuti sul posto, i due giovani (secondo i carabinieri era Fabio che guidava, ma sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto) avrebbero perso il controllo della moto finendo contro un grosso albero ai bordi della carreggiata, accanto al guardrail, a due passi dalla riva. Un impatto violentissimo. I due giovani sono stati sbalzati di sella e sono finiti sull’asfalto. A soccorrerli sono stati proprio i militari dell’Arma di Tavernola, di passaggio sulla litoranea impegnati in un servizio di controllo e monitoraggio del territorio. Immediata la richiesta di intervento al 118, con l’invio sul posto di una ambulanza e un’auto medica.

Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimarlo, per Elia non c’è stato nulla da fare in quanto deceduto sul colpo nel tragico impatto. I carabinieri di Tavernola sono al lavoro per ricostruire con esattezza quanto avvenuto in un tratto di strada caratterizzato da continue curve, sprovvista di illuminazione e di telecamere di videosorveglianza. Nella mattinata di ieri è stata allestita la camera ardente nella chiesa di San Michele in Cambianica, frazione di Tavernola. Elia Martinelli, che abitava con la famiglia in via Calchere, lascia nel dolore mamma Sabrina, papà Tullio, i fratelli Federico, Daniele e la fidanzata Francesca. Non corre rischi per la vita, invece, l’amico Fabio, che nell’incidente ha riportato forti traumi contusivi.

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L’incidente a Riva di Solto

Nemmeno il tempo di riprendersi dallo choc per il mortale della notte, che , poco dopo le 16, carabineri e vigili del fuoco sono stati chiamati d’urgenza a Riva di Solto, 13 chilometri più a nord. Qui, all’altezza del ristorante «Zu», dove la provinciale si allontana temporaneamente dalla riva con una insidiosa doppia curva, due motociclisti che facevano parte di una comitiva di centauri che si erano ritrovati per una gita si sono tamponati per cause in corso di accertamento. Michele Ferrecchia, 56 anni, di Monza, e Stefano Varsi, 55 anni, originario di Cagliari e ufficiale dell’Esercito, sono morti sul colpo. La dinamica e le circostanze dell’incidente, al vaglio delle forze dell’ordine, sono descritte nell’articolo a pagina 39.

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Nel frattempo i sindaci del lago tornano a richiamare l’attenzione sulla «Sebina occidentale», frequentata ogni fine settimana da migliaia di cicisti e motociclisti. E l’associazione Vittime della strada, per voce del coordinatore provinciale Ivanni Carminati, richiama l’attenzione sull’impressionante numero di vittime della strada nel 2022: 43, contro le 31 di tutto il 2021 e le 28 del 2020.

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