Ponte sul Borlezza chiuso al traffico: 9 chilometri per andare in centro

SOVERE. La modifica alla viabilità è scattata il 17 luglio per consentire i lavori di messa in sicurezza in via Baroni. Il provvedimento resterà in vigore fino all’11 agosto.

Dalla mattina del 17 luglio per andare dal municipio alla chiesa di Sovere, bisogna percorrere nove chilometri di strada invece che i soliti 600 metri. È l’effetto della totale chiusura al traffico del ponte sul fiume Borlezza autorizzata dall’amministrazione comunale per poter mettere in sicurezza il muro di sostegno di via Baroni dove, durante gli scavi per effettuare uno dei quattro interventi previsti dai lavori di restauro al ponte da 350mila euro, interamente finanziati da Regione Lombardia, è emerso un problema che ha imposto di intervenire immediatamente.

Chiusura totale

Per un mese, fino all’11 agosto, non potranno transitare neppure i mezzi di soccorso: per andare da una parte all’altra del paese è necessario transitare dalla località Poltragno, attraversando i comuni di Lovere, Castro e Pianico. L a chiusura totale del ponte era stata anticipata nei giorni scorsi e ampiamente comunicata alla popolazione di tutto l’alto Sebino e per questo motivo, nel primo giorno di chiusura, non si sono registrati particolari problemi: a parte qualche raro episodio, non c’è nessuna coda al ponte, sono state avvistate poche inversioni a U, e gli automobilisti sono stati ben guidati dalla nuova segnaletica.

Il ponte ha 144 anni

«L’informazione – commenta la sindaca di Sovere Federica Cadei – è stata ben recepita dai miei concittadini, a cui va il mio ringraziamento, e anche dagli automobilisti dei comuni limitrofi. Oltre a condividere i tempi della chiusura, è stata recepita anche la necessità di questo intervento». Circa un mese fa erano iniziati i lavori di restauro del ponte: 350mila euro, interamente finanziati da Regione Lombardia, per riportare il ponte al suo aspetto originario (venne costruito 144 anni fa), per proteggere i piloni dall’acqua del fiume Borlezza, per sistemare il muro di contenimento verso la passerella ciclopedonale, per allargare via Baroni.

Nuove fondamenta e armatura

«Proprio durante i lavori di allargamento di questa via – spiega la sindaca – è emerso che il muro di sostegno non dava più le giuste garanzie e si è deciso di ripartire con nuove fondamenta e con tutta l’armatura necessaria a sostenere una strada che, rispetto alla carreggiata attuale, sarà più larga di circa mezzo metro». Dal punto di vista dei costi, l’impresa Edil Scavi Srl di Pedrengo si era aggiudicata l’appalto con un ribasso del 9,11%: recuperando queste risorse, rinviando i lavori verso la passerella ciclopedonale, si dovrebbero recuperare le risorse necessarie per pagare il nuovo muro di sostegno di via Baroni, lungo circa 50 metri. «La soluzione che abbiamo adottato conclude la sindaca Cadei – è quella più efficiente dal punto di vista tecnico ed economico e più efficace dal punto di vista dei costi: proposte alternative avrebbero richiesto molti più soldi e tempi di intervento molto più lunghi che non ci possiamo permettere. Per come abbiamo impostato l’intervento di rinforzo di via Baroni, sono fiduciosa che potremo rispettare i tempi previsti e riaprire il ponte entro Ferragosto».

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