Inaugurata la passerella dedicata a Dario Acquaroli

SAN PELLEGRINO. Tantissime le persone che sabato hanno assistito allo scoprimento della targa in ricordo del campione. Il sindaco ai critici: opera ideata da persone qualificate.

«Sicuramente Acquaroli è stato un grande campione e lo sappiamo tutti. Ma quello che il ponte vuole rappresentare è la persona che è stata, la sua sportività e i valori che ha sempre trasmesso»: con queste parole il sindaco di San Pellegrino, Fausto Galizzi, ha aperto la cerimonia di intitolazione della passerella pedonale sul Brembo all’ex ciclista Dario Acquaroli, il pluricampione di mountain bike è venuto a mancare all’età di 48 anni a causa di un malore. Tantissime le persone che sabato hanno assistito allo scoprimento della targa in suo ricordo posizionata all’inizio del ponte, dal lato del municipio.

Le critiche

L’opera è costata due milioni di euro, metà dei quali finanziati da Regione Lombardia. Per poterla percorrere bisogna però aspettare ancora qualche mese: entro settembre si prevede la fine dei lavori di collaudo, che inizieranno a breve. Un’opera che sicuramente ha fatto parlare di sé e continua a farlo, non solo sui social. C’è chi sostiene l’inutilità del ponte, visto i due già presenti a pochi metri; chi dice che sono «solo soldi spesi inutilmente» e chi crede che l’architettura del ponte non sia coerente con l’ambiente e lo stile circostante. A questo proposito il sindaco ha risposto alle critiche: «Ci tengo a ricordare che alla base dei progetti ci sono persone qualificate, e non scelte a caso, anche se nella foresta fa più rumore un albero che cade piuttosto di mille che crescono. Invito quindi alle critiche costruttive e a limitare gli insulti che purtroppo a volte sono anche molto pesanti».

La cerimonia

Alla cerimonia erano presenti anche i ragazzi del comitato «Dario Acquaroli», il gruppo che ha organizzato l’«Acquaman BIKevent», evento nel quale è stata inserita l’intitolazione. Con qualche lacrima, ma anche tanti sorrisi di gioia, è stata scoperta la targa commemorativa dalla sorella Loredana Acquaroli, la compagna Maddalena, uno dei mentori di Dario, Roberto Cattaneo, e dagli amici. Alla cerimonia era presente anche il consigliere regionale Jonathan Lobati: «È un momento di ricordo ma anche di festa. Grazie a questa opera Dario rimarrà nella memoria di chiunque attraverserà la passerella». «Un ponte che non collega solo le due sponde del fiume Brembo, ma per la forza che aveva Dario posso garantirvi che questo ponte ha le capacità di arrivare fino in cielo», ha detto il sottosegretario allo Sport e ai giovani di Regione Lombardia, Lara Magoni. La famiglia ha poi ringraziato tutti i partecipanti ai diversi appuntamenti e chi ha reso possibile la giornata. La cerimonia si è conclusa con un forte applauso da parte dei presenti mentre una decina di palloncini sono stati liberati e hanno raggiunto pian piano il cielo.

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