Everesting sul Linzone: nuovo record con salite e lancio in parapendio

RONCOLA. Angelo Busi ed Elena Cavalleri hanno vinto la sfida al dislivello dell’Everest compiendo arrampicate e discese in volo per un totale di oltre novemila metri: tutto in una no-stop di 23 ore.

La passione per il volo e quella per le sfide per Angelo Busi si sono trasformate in una terza avventura, l’Everesting. Una pratica ormai diffusa e per la prima volta è arrivato anche in Valle Imagna, proprio grazie ad Angelo, che ha organizzato il suo Everesting su un luogo di richiamo del volo, il monte Linzone. Everesting è la nuova frontiera delle sfide: l’obiettivo è arrivare a quota 8.848 metri di dislivello, cioè quello che fa registrare la montagna più famosa del mondo, l’Everest. Nella pratica si traduce con un ciclista o un corridore che è chiamato a scegliere una salita, quella che preferisce, e a percorrerla ripetutamente fino a aggiungere gli 8.848 metri di dislivello. Un’impresa che va compiuta in una sola volta senza interruzioni, sempre sullo stesso percorso, e che richiede dedizione, concentrazione, allenamento e perseveranza.

Una sfida personale

Angelo, 32 anni, è tecnico elettronico alla Luchsinger ma soprattutto è un grande appassionato di montagna, al punto da volerla vivere praticando gli sport più disparati con cui la si può conoscere: “Corsa, alpinismo, arrampicata, sci e soprattutto il volo libero con il parapendio – spiega Angelo - di quest’ultimo sport (iniziato a fine 2015) ne pratico varie specialità come lo speedflying, il cross-country e l’hike&fly. La passione per il volo è nata dalla passione per la montagna e per il volo praticamente in diverse zone delle Alpi, ma le Orobie sono quelle che preferisco essendo la mia “c

asa”. L’idea dell’everesting è nata come sfida personale nel riuscire ad affrontare gli 8.848 metri di dislivello positivi in stile hike&fly: salita a piedi con zaino in spalla, e discesa in volo. Il segmento (o sentiero) scelto doveva essere sempre lo stesso per ogni salita, che io e la mia amica Elena abbiamo ripercorso più e più volte fino a raggiungere il dislivello pari alla quota della montagna più alta del pianeta: l’Everest».

Corsa in montagna e alpinismo

Elena è Elena Cavalleri, 28 anni di Brusaporto. Lavora nel settore agricolo, ha un’azienda che produce miele e anche lei ha sempre avuto la passione per la montagna e la corsa: Ho iniziato da piccola a fare atletica e lunghe passeggiate in montagna con i miei genitori. La forte passione poi mi ha portato più avanti ad iniziare a correre in montagna, spesso con i miei cani, e alpinismo. L’esperienza dell’everesting è stata bellissima, c’era una felicità quasi palpabile».

Supporter e logistica

«Realizzarlo con discesa in volo non è stato affatto semplice da gestire - continua Angelo - anche il solo riuscire a trovare un’intera bella giornata con possibilità di volo tra i tanti temporali. In 2 perché ci troviamo molto a fare queste fatiche di lunga durata, supportandoci a vicenda. Durante l’everesting abbiamo avuto diversi amici che ci hanno fatto da supporter che sono stati di grande aiuto sia come supporto logistico che morale. Infatti si sono divisi ciascuna salita in modo che avevamo sempre compagnia. Siamo riusciti a decollare per 7 volte (si può volare per legge da mezz’ora prima dell’alba a mezz’ora dopo il tramonto). Dopo il tramonto siamo risaliti per l’ottava volta, scesi verso Roncola e risaliti la nona. Dopo più di 23 ore siamo così riusciti a completare la nostra impresa, con più di 9.000 metri di dislivello nella gambe: una soddisfazione enorme».

La conferma ufficiale

Angelo e Elena hanno poi inviato le tracce gps ad EverestingItaly, l’organismo di certificazione, e dopo le analisi sono state approvate entrambe. «Delle prossime avventure in programma – conclude Angelo – qualcuna è top secret, invece sia a me che a Elena piacerebbe unire più discipline: bici e salita a piedi o alpinistica e volo».

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