Alzano, inaugurato il nuovo campo di addestramento per le ricerche sotto macerie

PROTEZIONE CIVILE. Sabato 20 aprile è stato ufficialmente presentato al pubblico il nuovo campo di addestramento per le ricerche di dispersi sotto macerie.

Nel pomeriggio di sabato 20 aprile, alle porte Alzano Lombardo, è stato ufficialmente presentato al pubblico il nuovo campo di addestramento per le ricerche di dispersi sotto macerie. L’area, erariale ma gestita dal Comune, che a sua volta l’ha concessa in comodato d’uso alla locale sezione della Protezione Volontaria Civile (la prima in Italia), costituisce un vero e proprio gioiello, frutto di una lunga e complessa riqualifica che ha avuto il «la» con un contributo di 300mila euro arrivato lo scorso anno da Regione Lombardia.

E, per l’occasione, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, non ha voluto far mancare la sua presenza. Le porte del nuovo campo si sono aperte proprio nell’anno del 45° del gruppo di Protezione Volontaria Civile di Alzano Lombardo, primo gruppo storico in Italia. Verranno ad addestrarsi le unità cinofile da ricerca sotto maceria e quelle da ricerca in superficie, ma il campo consente anche fare pratica con il sistema dei life detector, apparecchi elettronici particolarmente sofisticati nella rilevazione dei suoni sotterranei, oltre a dare spazi per esercitarsi nel montaggio di campi e nell’uso delle attrezzature, dalle pompe idrovore alle motoseghe.

L’obiettivo è rendere quest’area polifunzionale d’eccellenza un punto di riferimento per tutti i gruppi di Protezione civile che ne faranno richiesta, anche da fuori provincia. Insieme a Fontana, erano presenti anche gli assessori regionali Claudia Terzi e Paolo Franco, i consiglieri regionali Roberto Anelli e Michele Schiavi, il sindaco di Alzano Camillo Bertocchi, il sindaco di Villa di Serio Bruno Raimondo Rota e altre autorità. «Devo ringraziare tutti i volontari - ha commentato il presidente -, perché stanno pensando al futuro, preparando uomini e animali ad ogni evenienza». E ha ricordato anche Giuseppe Zamberletti, al quale è dedicato il campo: «Un uomo che ha reinventato la Protezione civile, con una grande intuizione».

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