Gazzaniga, a un anno dalla tragedia
si ridisegna la stazione dove morì Luigi

Poco meno di un anno fa la tragedia in cui morì Luigi Zanoletti, 14 anni, di Ardesio. Iniziati i lavori: saranno create due grandi banchine. Area bus inaccessibile ai passeggeri e spazio di manovra più ampio.

Più spazio e soprattutto più ordine. Un segnale chiaro che si cambia, sul serio. Già comincia a delinearsi la «nuova» autostazione di Gazzaniga che Sab, proprietaria dell’area al confine con Fiorano, si augura possa essere ultimata entro l’11 settembre, un giorno prima dell’inizio di scuola. E lancia un messaggio preciso: il tragico l’incidente del 24 settembre 2018 in cui ha perso la vita lo studente Luigi Zanoletti di Ardesio, 14 anni e affacciato da poco più di una settimana sul mondo delle superiori, e rimasero feriti Paolo Marzupio e Simone Bigoni suoi compagni di scuola all’Isiss «Valle Seriana», non sarà dimenticato.

Anzi, ha fatto mettere intorno a un tavolo Sab, Agenzia del trasporto pubblico, Comune, studenti e genitori dell’Isiss che dista solo pochi metri dall’area di transito dei pullman, concordi nell’adoperarsi perchè andare a scuola e tornarci in bus non sia un rischio. E nemmeno aspettarli alla stazione, come stavano facendo Luigi, Paolo e Simone, quando su di loro è piombato l’autosnodato condotto da Gningue Aliou che andò poi a schiantarsi contro l’autobus diretto ad Ardesio.

Per questo l’autista senegalese è stato condannato a 5 anni in abbreviato, mentre la Procura di Bergamo chiede l’annullamento della sentenza che ha escluso responsabilità dei dirigenti Sab preposti nella gestione della sicurezza del piazzale.

Su questo deciderà la Corte d’Appello di Brescia dove il pm Giancarlo Mancusi ha depositato il suo ricorso. Intanto i camioncini e gli operai dell’impresa «Paccani costruzioni» di Ardesio, al lavoro in questi giorni in stazione, sono il segno che la stazione cambia layout.

L’intervento da 214 mila euro, iniziato lunedì, consentirà un ingresso più agevole e protetto dei passeggeri e uno spazio di manovra più ampio per i pullman. Alla fine dei lavori (due mesi sul cartello dell’autorizzazione, ma l’intento è chiudere a inizio settembre) i passeggeri si potranno disporre lungo due e non più tre banchine rialzate, decisamente più ampie di quelle che sono state distrutte ieri. Quella a ridosso del fabbricato del Bar stazione proseguirà a L sul lato verso Fiorano, formando una piazzetta da 380 metri quadrati, l’accesso per i passeggeri. Il loro ingresso al terminal avverrà dallo spazio prima occupato dalla sbarra da cui finora sono entrati i pullman, che in futuro accederanno costeggiando il perimetro del Mausoleo Briolini.

Oltre a Sab, anche il Comune dovrà intervenire: «Sulla parte esterna – spiega Camillo Bertocchi, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale – saranno eliminati i parcheggi di fronte al Mausoleo e altri 4, ciò per evitare commistioni tra auto e bus: i parcheggi persi, insieme a quelli dei bus che saranno eliminati all’interno, faranno aumentare il raggio di curvatura dei bus».

Nella zona bus, che sarà compartimentata e non potrà essere accessibile a terzi, il disimpegno sarà possibile grazie a una zona di manovra che sarà ricavato demolendo un magazzino di Sab al confine con Fiorano.

Durante i lavori la stazione rimarrà ovviamente chiusa: l’avviso di Sab recita «fino a sabato 7 settembre e comunque sino al termine dei lavori». Le fermate provvisorie sono in direzione Clusone - Val Gandino in via Battisti, subito dopo «Ol Pastiser»; in direzione Albino in via Battisti 2; verso Orezzo in via Marconi, all’altezza delle Poste.

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