Prime ordinanze antispreco di acqua: «Piccoli sacrifici per evitare il peggio»

In sei Comuni. Già attive nelle frazioni montane di Alzano, Nembro, Gandellino, Oneta e Valbrembilla. Albino provvederà oggi. «Servono soluzioni stabili».

Piccole frazioni, alte. Sono queste – per ora – a soffrire la siccità, nella nostra provincia, mentre in altri 36 paesi, concentrati soprattutto in Valle Seriana e tra l’Isola e la Valle San Martino, a breve potrebbero presentare criticità. Dopo l’invito arrivato venerdì da Uniacque a sei Comuni perché emettessero un’ordinanza di contenimento dei consumi idrici, il divieto di innaffiare i giardini e lavare le auto è subito scattato per Monte di Nese e Olera, frazioni montane di Alzano Lombardo, dove permane «un equilibrio fragile – spiega il sindaco Camillo Bertocchi –: l’anno scorso Olera aveva rischiato di restare senza acqua, poi il problema era stato risolto attingendo da Burro con un tubo, che è poi stato interrato». Una soluzione che si sta valutando anche per Monte di Nese, ora: «Si sta pensando di portare un tubo di 800 metri per pompare acqua sempre da Burro», aggiunge il sindaco.

Divieto antispreco già attivo anche a Trevasco, San Vito e Lonno di Nembro (anche questi borghi che si incontrano lungo la strada che sale a Selvino) e pure per l’area di Valbrembilla compresa tra le località Cavaglia, Cerro e Malentrata.

L’indomani anche il sindaco di Oneta ha firmato l’ordinanza per la frazione Chignolo e ieri ha proceduto anche Gandellino per la località Foppi. Manca ancora all’appello Albino non per negligenza, anzi: «A breve i miei uffici avranno un confronto con Uniacque che – spiega il sindaco Fabio Terzi – pensiamo abbia individuato come via Belloloco un’area che dovrebbe invece comprendere anche la parallela via Cedrello: prima di uscire con l’ordinanza vorrei avere chiara la zona per cui questa deve valere, comunque si tratta di poche ore ancora, domani (oggi per chi legge, ndr) procediamo». Insomma, oltre alla cinquantina di abitazioni di via Belloloco, dovrebbe essere compresa anche la ventina di case dell’altra via. Un’area, questa sopra Bondo Petello, «servita da un piccolo bacino in sofferenza – prosegue Terzi –: tra l’altro è stata l’ultima zona dove avevamo revocato l’ordinanza lo scorso settembre, sempre su indicazione di Uniacque: dobbiamo fare piccoli sacrifici ora, per evitare il peggio domani». E se ad Albino oggi arriverà l’atto del Comune per questa zona, un’altra zona dove comunque potrebbe alzarsi l’attenzione è Vall’Alta, «storicamente» in difficoltà nei periodi di secca, ma che per ora non presenta criticità.

A Gandellino è la frazione Foppi a soffrire, 21 residenti e molti più animali che abitano un borgo a 900 metri di altitudine. L’ordinanza è stata emessa ieri dalla sindaca Flora Fiorina, «solo per Foppi» precisa ribadendo che «quando è stata fatta la cessione delle reti, avevamo già fatto presente a Uniacque che alcune aree periferiche avevano un problema del rifornimento idrico, altre quello del collettamento. E l’impegno preso da Uniacque nel 2014-2015 era quello di affrontare queste criticità. Invece sono passati nove anni, e si soffre sempre: occorre studiare situazioni alternative e stabili, visto che ci sono varie vallette».

Intanto comunque «i residenti stanno rispettando i divieti, capiscono l’importanza di risparmiare acqua» spiega il sindco di Oneta Angelo Dallagrassa che aggiunge: «La situazione è ancora accettabile, a parte nella frazione Chignolo per la quale è stata fatta l’ordinanza. Una criticità tuttavia compensata da Uniacque che provvede con un apporto esterno di acqua, riversandola nel bacino di accumulo 500 litri alla volta. Speriamo nella pioggia, come tutti».

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