Imparare a leggere la guerra per poter costruire la pace

Due incontri. Da venerdì 3 marzo, organizzato da Associazione Mosaico ed Eirene col contributo della Comunità Bergamasca. Anche una mostra fotografica.

Ragionare e riflettere sugli orrori della guerra per imparare a costruire la pace: è questo l’obiettivo del ciclo di incontri «Leggere la guerra per costruire la pace» che prenderà il via domani, venerdì 3 marzo, organizzato da Associazione Mosaico e Eirene-Centro studi per la pace, grazie al contributo della Fondazione della Comunità Bergamasca, ed in collaborazione con Associazione volontari e obiettori nonviolenti, Coordinamento enti servizio civile Nord Italia, Cooperativa Lab80, Associazione Mutuo Soccorso di Bergamo e Libreria Incrocio Quarenghi.

Il primo anniversario

Il percorso è stato pensato in occasione del primo anniversario dall’inizio del conflitto ucraino: «Fin dai primi mesi del conflitto abbiamo iniziato a pensare alla necessità di aprire una riflessione su quello che stava accadendo - racconta Claudio Di Blasi, presidente di Associazione Mosaico -. La nostra associazione, infatti, ha come missione la gestione del servizio civile e della leva civica: questo ci porta ad avere a che fare quotidianamente con i giovani e abbiamo notato come le nuove generazioni sappiano poco di quelle che sono le radici di questo istituto che ha come scopo la difesa non violenta della patria, ma anche della loro scarsa consapevolezza in merito ai conflitti e a quello che comportano». A partire da questa constatazione l’associazione ha coinvolto una rete di soggetti nella costruzione di momenti di riflessione e confronto con le nuove generazioni sui temi delle armi, delle guerre e delle soluzioni non armate dei conflitti.

Il primo dei due incontri è in programma per domani alle 18 allo Schermo Bianco di via Daste e Spalenga a Bergamo, con un dibattito in compagnia dello scrittore Antonio Scurati, autore della trilogia sulla vita di Benito Mussolini, e avrà come tema «Il fascismo e la guerra». «L’incontro avrà un approccio storico - prosegue Di Blasi -. Uno dei fattori che osserviamo è che l’opinione pubblica guarda alla guerra con uno sguardo superficiale, come se si trattasse di una partita. Invece le questioni sono più complesse e vanno approfondita. Utilizzeremo quindi l’esempio del fascismo per spiegare come sia sempre necessario inserire la guerra in una prospettiva storica e ragionata».

La ex Jugoslavia

Il secondo appuntamento è in programma per venerdì 17 marzo, sempre alle 18 ma questa volta nella sala del Mutuo Soccorso di Bergamo in via Zambonate: interverranno il giornalista Gigi Riva e il consigliere scientifico di Limes Germano Dottori in un dibattito su «Le guerre dell’est: dalla ex Jugoslavia all’Ucraina». L’incontro approfondirà la situazione attuale, provando a spiegare come è possibile che ci sia una zona calda del pianeta proprio alle porte di casa nostra, quali sono le ragioni anche storiche e come sia possibile pensare ad una soluzione. Per partecipare ad entrambi gli incontri è gradita la prenotazione online, compilando il modulo disponibile sul sito www.mosaico.org. Gli eventi verranno anche trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube di Associazione Mosaico.

Una mostra fotografica

Gli approfondimenti non si fermeranno ai due incontri: nel mese di maggio la rete organizzerà una mostra fotografica con scatti del fotografo bergamasco Giovanni Diffidenti che raccontano gli orrori della guerra. La mostra sarà prima esposta nella sede del Mutuo Soccorso e poi si sposterà in alcune biblioteche della provincia. Il percorso terminerà con alcuni incontri nelle scuole superiori della provincia sempre incentrati sui temi della guerra e della pace.

La cittadinanza attiva

«Un ciclo di approfondimento che è profondamente connesso con la nostra attività, ormai più che ventennale, di promozione e gestione del servizio civile – conclude Di Blasi -. Uno degli obiettivi del servizio civile è la cittadinanza attiva: questo significa avere cittadini consapevoli di quello che accade intorno a loro e che sappiano impegnarsi nelle loro comunità per comprendere la realtà e cambiarla».

L’Associazione, nata nel 2000, associa 360 enti e opera sul territorio lombardo attraverso tre sedi (Bergamo, Erba e Monza) come intermediaria tra giovani ed enti nei percorsi di servizio civile nazionale e leva civica regionale.

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