CRV - Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto ricorda Gorbaciov

Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto ricorda Gorbaciov e il suo impegno per la Pace contro le armi nucleari e per lo sviluppo ecosostenibile

(Arv) Venezia 31 ago. 2022  -           “Come Presidente del Consiglio regionale del Veneto non posso non ricordare la visita che Mikhail Gorbaciov fece a Venezia nel settembre del 1993 accolto anche dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Umberto Carraro. Come ambasciatore italiano del Patto dei Sindaci per l’Ambiente e l’Energia devo anche ricordare con decisione il ruolo che l’ex leader sovietico e premio Nobel per la Pace aveva assunto nel campo delle politiche di difesa dell’ambiente e lotta all’inquinamento”.  Così il  Presidente del Consiglio regionale del Veneto  ricorda la figura dell’ultimo segretario generale del Pcus: “Già nel 1989 parlando al Global Forum for Survival of Humanity  Mikhail Gorbaciov  aveva lanciato la proposta per la costituzione dii una organizzazione internazionale in grado di intervenire sul fronte delle emergenze ambientali ed ecologiche; una sorta di Croce Rossa per l’ambiente. Quell’idea divenne realtà nel 1992 quando nacque la Green Cross per la quale Gorbaciov propose proprio Venezia come sede. E a Venezia nell’ambito della Biennale Cinema fu introdotto nel 2013 il ‘Green Drop award’, ideato dal Green Cross Italia con il patrocinio dl Comune marciano e della Regione del Veneto: l’obiettivo era invitare il mondo del Cinema a farsi portavoce e promotore di uno sviluppo ecosostenibile.  Oggi  più che mai l’esigenza di politiche ambientali di vasta scala è di stringente attualità come è di attualità il bisogno di un impegno comune per conquistare la Pace. Criticando Tony Blair per la scelta di rinnovare l’arsenale britannico nucleare con una nuova generazione di armi nucleari Gorbaciov scrisse al Times di Londra l’8 marzo 2007: ‘La dichiarazione che il Presidente Reagan e io facemmo nel 1985, che ‘una guerra nucleare non poteva essere vinta e non doveva mai essere combattuta’, era in effetti una dichiarazione sulla necessità di liberare l’umanità dalle armi nucleari. Oggi ha un’urgenza anche maggiore. In un mondo di nuovi pericoli e sfide, le armi nucleari non risolvono i problemi reali di sicurezza’.  Pensando proprio a questa singolarissima figura del Novecento capace di vedere i temi del Duemila, possiamo ben dire, nel suo nome, che  l’unica guerra che l’umanità deve affrontare è quella contro la fame, la povertà, l’inquinamento, i mutamenti climatici. Le uniche sanzioni che dobbiamo elevare sono quelle contro chi inquina, chi affama e si arricchisce speculando sui destini di interi popoli”

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