CRV - Presentato il libro di Pietro Calore ‘Fantascienza Cattolica & Metafisica’

(Arv) Venezia 11 lug. 2023  - È stato presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, il libro di Pietro Calore, giovane docente di Storia e Filosofia, alla prima esperienza come scrittore, ‘Fantascienza Cattolica & Metafisica’, Tau Editore, una collazione di nove racconti brevi, a episodi, in cui Teologia e Filosofia si intrecciano, dando vita a trame originali e avvincenti.

La presentazione è stata introdotta dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto,  Roberto Ciambetti , il quale ha subito sottolineato come “il libro sa porre domande intelligenti”.

“In Italia – ha spiegato Ciambetti - il termine fantascienza sembra parlare di una letteratura e di una cinematografia di serie B, espressione di una sub-cultura che poco, o nulla, ha a che spartire con la cultura scientifica e accademica e, tantomeno, con la teologia. Avvertiamo questa eco negativa già in Eugenio Morale, per il quale la fantascienza è ‘scienza ridotta a merce’, il che la dice lunga. Nella lingua italiana, il termine ‘fantascienza’ è registrato per la prima volta nell’ottobre del 1952, quando uscì il bimensile ‘I romanzi di Urania’ e il suo curatore, Giorgio Monicelli, usò la traduzione ‘fantascienza’, inizialmente con il trattino di divisione per l’inglese ‘science fiction’. A dire il vero, nell’aprile del 1952, era uscito anche il mensile ‘Scienza Fantastica’, editore e direttore Lionello Torossi, ma mentre Urania avrebbe conosciuto un successo eccezionale, ‘Scienza Fantastica’, rivista scientifica di estremo interesse, visse solo per sette numeri. La fantascienza, cioè la scienza fantastica, può affrontare le questioni della teologia? Herbie Brennan, scrittore essenzialmente di esoterismo, parapsicologia, avventure per ragazzi, scrisse ‘Il dilemma di Benedetto XVI’, uno dei suoi pochi racconti di fantascienza, pubblicato nel 1977 e tradotto in Italia un anno proprio su Urania. Brennan non prevedeva certo che il Papa di un futuro così vicino avrebbe scelto il nome da lui immaginato. Il Benedetto del suo racconto, molto bello e non certo irriguardoso nei confronti della Chiesa, si rivolge a uno psicologo per cercare di capire se stia diventando pazzo o se le visioni che lo assediano siano veramente manifestazioni divine. Il racconto è un ottimo esempio del rapporto ideale, rispettoso ma anche critico, propositivo, problematico, tra fantascienza e religione, in questo caso il cattolicesimo”.

“Ho voluto raccontare questa storia per sgombrare il disagio che proviamo davanti a un titolo come ‘Fantascienza cattolica & Metafisica’, il volume di Pietro Calore che presentiamo oggi – ha chiarito il Presidente del Consiglio – un disagio che si stempera, in realtà, quando vediamo l’editore di questi testo, la ‘Tau Editrice’, il cui catalogo e la cui storia parlano di una attenzione profonda ai temi del cattolicesimo e dell’evangelizzazione, una casa editrice che già nel nome, Tau, ultima lettera dell’alfabeto ebraico, vuole riportarci alle origini del cristianesimo con una eco francescana non celata, anzi palese. Ecco allora tornare alla mente il geniale paradosso di Jorge Luis Borges, per il quale ‘la teologia è un sottogenere della narrativa fantastica’; in realtà, una letteratura speculativa e filosofica il cui approccio è necessariamente problematico, per cui è fondamentale individuare le giuste domande, più che cercare impossibili risposte, ed è quello che vediamo con Pietro Calore, autore serissimo di un genere, la fantascienza teologica, che merita sicuramente rispetto proprio in virtù delle domande, anche scomode, che ci pone davanti”.

“Il libro affronta un tema che stimola perché riporta Dio nella nostra quotidianità – ha aggiunto Roberto Ciambetti - e lo fa con la grazia del narratore. Ruskin diceva che ‘vedere chiaramente è al contempo poesia, profezia e religione’. Concludo ringraziando con gratitudine la consigliera Elisa Cavinato che ha voluto fortemente questa presentazione”.

La consigliera regionale  Elisa Cavinato  (Lega-LV), ha promosso e moderato la presentazione del libro presso la sede del Consiglio regionale del Veneto, in quanto “ho trovato il volume molto interessante, a iniziare dal titolo ‘Fantascienza Cattolica & Metafisica’. Pietro Calore è un giovane docente padovano, alla prima esperienza come scrittore, ma ha avuto l’onore di veder presentata la sua opera presso il prestigioso Salone del Libro di Torino. Ho voluto presentare oggi il suo libro qui, a palazzo Ferro Fini, per cercare di sostenere e lanciare un nuovo genere letterario che proprio Pietro Calore ha creato”.

L’autore,  Pietro Calore , ha spiegato che “il libro, attraverso la tecnica narrativa del racconto, tratta questioni profonde affrontando argomenti di taglio filosofico e teologico, che sono le materie che ho sempre studiato e approfondito. Il volume racchiude due filoni di racconti: il primo, ‘Fantascienza Cattolica’, tratta questioni teologiche aperte, il secondo, ‘Fantascienza Metafisica’, affronta temi prettamente filosofici ma con un focus prettamente scientifico”.

“Filosofia e Teologia – ha proseguito l’autore – sono due aspetti che caratterizzano la mia formazione, direi la mia esistenza, e hanno un minimo comun denominatore: la rigorosità metodologica. Attraverso il racconto, parlo di me, rielaboro esperienze personali, ma con il fine di lasciare ai miei lettori un patrimonio comune di esperienze. I racconti, che all’inizio ho pubblicato sui social media e che l’Editore Tau ha scoperto, giudicandoli originali, parlano dell’essere umano e contengono riflessioni sul senso della vita, sulla fugacità dell’esistenza, su cosa sia il ‘per sempre’. In particolare, un racconto è prettamente autobiografico: parla della vita di un giovane universitario: sullo sfondo, lo scorrere del tempo e la linearità del pensiero umano”.

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