Antartide, a 611 metri la perforazione in cerca del clima passato

Ha raggiunto una profondità di 611 metri in tempi record, la perforazione dei ghiacci in Antartide alla ricerca di indizi sul clima del passato nell'ambito del progetto europeo Beyond Epica Oldest Ice, coordinato dall'Istituto di scienze polari (Isp) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Lo comunicano gli stessi ricercatori su Twitter.

"La perforazione prosegue a buon ritmo: siamo ormai a 611 metri di profondità", scrivono nel tweet. "Il crepitio e lo scoppiettio delle carote di ghiaccio mentre la pressione viene rilasciata durante la risalita suggeriscono che potremmo aver raggiunto il ghiaccio fragile!".

Quella in atto presso il campo remoto Little Dome C è la fase di perforazione profonda del progetto, che intende prelevare e analizzare il ghiaccio fino a una profondità di 2,7 chilometri. L’obiettivo è quello di ricostruire la storia climatica della Terra dell'ultimo milione e mezzo di anni, alla scoperta delle temperature e della concentrazione dei gas serra del passato. Sul campo, a oltre 3.200 metri di quota sul plateau antartico con temperature medie estive di meno 35 gradi, sta lavorando un team internazionale di 15 persone (di cui 4 italiani).

Il progetto, finanziato dalla Commissione europea con 11 milioni di euro, punta a completare il carotaggio nei prossimi anni. Dodici i centri di ricerca partner, di dieci paesi europei e non: per l'Italia, oltre al Cnr e all'Universita' Ca' Foscari, l'Enea è incaricata, insieme all'Istituto polare francese (Ipev), del modulo di lavoro relativo alla logistica.

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