Caccia grossa per i Neanderthal, elefanti giganti tra le prede

I Neanderthal vivevano in gruppi così numerosi e ben organizzati da poter cacciare e macellare elefanti giganti alti quattro metri che avrebbero potuto sfamare centinaia di individui. Lo dimostrano le ossa e le zanne di una settantina di esemplari ritrovati insieme a strumenti in pietra in un sito minerario vicino alla città di Neumark-Nord, nel nord-est della Germania. Lo studio, che getta nuova luce sull'organizzazione sociale e sulle abilità dei nostri antichi 'cugini', è pubblicato sulla rivista Science Advances dai ricercatori del Museo e centro di ricerca archeologica Monrepos in Germania in collaborazione con l'Università di Leida nei Paesi Bassi.

I reperti risalgono al periodo interglaciale Eemiano (dunque 75.000 anni prima dell'arrivo dei Sapiens nell'Europa occidentale) e includono i resti di oltre 70 esemplari (per lo più maschi adulti) di elefanti dalle zanne dritte (Palaeoloxodon antiquus), animali imponenti che potevano raggiungere i 4 metri al garrese. Le loro zanne e le ossa con impressi i segni della macellazione sono state abbandonate nell'arco di 300 anni in dozzine di cumuli lungo quella che era la riva di un antico lago.

I segni impressi sulle ossa dimostrano che i cacciatori sono stati molto scrupolosi. "Hanno davvero scelto ogni pezzo di carne e grasso", afferma Wil Roebroeks, archeologo dell'Università di Leida e coautore dello studio. Le ossa non risultano rosicchiate da animali spazzini come lupi o iene, suggerendo che non fosse rimasto nulla per loro.

Secondo le stime dei ricercatori, la carne di un singolo elefante sarebbe stata sufficiente per sfamare 350 persone per una settimana o 100 persone per un mese. In passato, si pensava che i Neanderthal vivessero in piccoli gruppi formati da una ventina di individui al massimo, ma la taglia degli elefanti suggerisce che potessero esserci gruppi molto più grandi in grado di cacciare, macellare e consumare prede così imponenti.

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