Così l’olfatto delle locuste smaschera il cancro

Decodificato il potere delle locuste nascosto nel loro olfatto: questi insetti sono in grado di smascherare le cellule malate di cancro e di distinguere anche tra tipologie diverse. Un potere che può essere sfruttato per i sensori del futuro, con l’obiettivo di individuare i tumori già nelle fasi iniziali e aumentare quindi enormemente le possibilità di sopravvivenza dei pazienti. Lo afferma un nuovo studio online sulla piattaforma BioRxiv, che accoglie articoli in attesa della revisione della comunità scientifica, e guidato dall’Università statale del Michigan, Stati Uniti.
Le locuste, delle quali sono già note le grandi capacità olfattive, riescono a individuare le cellule tumorali grazie ai composti organici volatili (Voc) presenti nell’aria emessa durante la respirazione, che sono alterati dalla presenza del cancro che interferisce con i processi metabolici delle singole cellule. Usando elettrodi attaccati al cervello delle locuste, i ricercatori guidati da Alexander Farnum sono stati in grado di misurare la risposta degli insetti ai campioni di gas provenienti da diverse cellule, mettendo così a punto dei profili corrispondenti alle diverse sostanze chimiche individuate da questi insetti. Il rilevamento si è dimostrato affidabile, sensibile e molto veloce, dal momento che avviene nel giro di pochi millisecondi.
“La diagnosi precoce del cancro è fondamentale e dovremmo usare ogni possibile strumento per arrivarci, che sia progettato in laboratorio o fornitoci da milioni di anni di selezione naturale”, commenta Christopher Contag, uno degli autori dello studio. “Se avremo successo – aggiunge Contag – il cancro sarà una malattia curabile”. L’obiettivo del gruppo di ricerca è sfruttare l’abilità delle locuste per realizzare un dispositivo in grado di verificare la presenza di un tumore ed il suo stadio semplicemente dal respiro.

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