Covid: Fenga, in Italia aumento dei casi del 4.9% in 30 giorni

Nei prossimi 30 giorni si prevede un aumento del 4,9% dei casi di Covid-19 in Italia, che passerebbero così passare dai 499.999 positivi del 25 ottobre a circa 524.500. La situazione è però molto instabile, probabilmente a causa del ruolo giocato dalla sottovariante BQ.1.1, nota come 'Cerberus'. Lo indica l'analisi dello statistico Livio Fenga, senior lecturer del Centro di analisi, simulazione e modelli (CSAM) dell'università britannica di Exeter.

"Gli incrementi previsti si riferiscono soprattutto al Nord, con Trento (+15%), Veneto e Liguria (12%). In termini assoluti, il Veneto passerebbe dagli attuali 58.124 casi positivi ai circa 65.200 previsti", ha detto Fenga all'ANSA. "Piemonte, Lombardia, Emilia e Lazio - mostrano incrementi più contenuti, intorno al 6-7 %. Decrementi a due cifre sono attesi per Calabria (-16%) Molise (-14%), Sicilia (-11%) e Umbria (-10%)".

Fenga rileva infine che le stime evidenziano "una situazione ad elevate instabilità, forse causata dalla sottovariante Omicron BQ.1.1. Tecnicamente, si parla di elementi perturbativi, i quali tuttavia non sono direttamente evincibili tramite una semplice ispezione visiva dei grafici dei dati disponibili. Pertanto, in virtu' di tale quadro, è certamente necessario mantenere la guardia alta". Inoltre, c'e' da osservare che "temperature miti, quali quelle registrate recentemente in Italia, hanno l'effetto di diminuire la capacita' del virus di infettare, come confermato anche da uno studio, pubblicato sulla rivista Clinical Microbiologi and Infection dell'European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases, curato da un team di ricercatori del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ".

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