Dagli stent ai grani antichi, premiata la scienza delle under 35

Dallo studio delle onde gravitazionali alla tracciabilità dei grani antichi, passando per il design di stent cardiaci, la sostenibilità delle reazioni chimiche industriali, lo sviluppo di terapie avanzate contro le metastasi tumorali e lo studio dei magneti più potenti dell'Universo: spaziano in ogni campo della scienza, i sei progetti di ricercatrici under 35 vincitori della XXI edizione italiana del Premio L’Oréal Unesco “Per le Donne e la Scienza” .

La consegna delle sei borse di studio da 20.000 euro ciascuna è avvenuta durante una cerimonia al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, con un messaggio video del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella.

A scegliere le sei vincitrici, tra oltre 200 candidate, è stata una giuria di esperti guidata da una pioniera della scienza al femminile: Lucia Votano , dirigente di ricerca affiliata presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) nonché prima donna ad aver diretto i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Le borse di studio permetteranno alle vincitrici di portare avanti le proprie ricerche in Italia: due, in particolare, avranno modo di ritornare a lavorare nel nostro Paese dopo un'esperienza all'estero.

Francesca Berti lavorerà al Politecnico di Milano al design innovativo di stent prodotti mediante manifatture additive per patologie cardiache congenite.

All’Università dell’Aquila, Alessandra Biancolillo porterà avanti il suo ResilientGrain Project per lo sviluppo di metodi analitici avanzati e non distruttivi per la caratterizzazione e la tracciabilità di grani antichi e popolazioni evolutive di grani e dei loro prodotti derivati.

Alice Borghese esplorerà i magneti più potenti dell’Universo lavorando all'Osservatorio Astronomico Di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). All'Ospedale San Raffaele Gloria Delfanti si occuperà di terapia cellulare con cellule T Natural Killer per il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma colorettale.

All'Università di Padova, in collaborazione con l'Università Statale di Milano, Martina Fracchia sperimenterà ossidi ad alta entropia come elettrocatalizzatori sostenibili e innovativi per la reazione di elettrolisi.

Infine Arianna Renzini lavorerà presso l'Università di Milano-Bicocca per sviluppare un nuovo modo di misurare e caratterizzare la popolazione di fondo di buchi neri binari con i rivelatori di onde gravitazionali Ligo e Virgo.

Con queste sei vincitrici, salgono a 112 le giovani ricercatrici premiate dal 2002 ad oggi dal progetto L’Oréal – Unesco.

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