Gli errori nei computer quantistici ridotti di 800 volte

Ridotti di 800 volte gli errori nei computer quantistici: a darne l’annuncio sono state le aziende Microsoft e Quantinuum, entrambe impegnate nello sviluppo di processori quantistici basati sulla tecnologia degli ‘ioni intrappolati’. E’ un nuovo importante passo in avanti verso i computer quantistici del futuro, il cui sviluppo deve passare verso continui miglioramenti nell’eliminazione degli errori.

“Tutti i computer, anche quelli classici, hanno bisogno di sistemi per la correzione degli errori perché è inevitabile che possano verificarsi errori, dovuti principalmente da disturbi esterni, nei bit”, ha detto all’ANSA, Simone Montangero, direttore del Quantum Computing and Simulation Center dell'Università di Padova. Per eliminarli ci si basa su due concetti semplici: la ridondanza, ossia creare tante copie di uno stesso bit, e il voto di maggioranza, ossia si sceglie il valore del bit in base alla statistica. Un concetto espresso dal termine bit logico, ossia per ogni bit vengono in realtà prodotti una mezza dozzina di copie, se la maggioranza di questi bit fisici è di valore 1 allora si suppone che il valore giusto del bit sia 1.

“Nei bit tradizionali – ha aggiunto Montangero – è sufficiente avere tra 3 e 9 copie per essere praticamente certi di aver eliminato possibili errori, con la loro versione quantistica, i qubit, è tutto più complicato e ne servono di più”. In questa direzione arriva ora l’importante avanzamento di Microsoft e Quantinuum che sono stati in grado di realizzare 4 qubit logici senza errori usando appena 30 qubit fisici, abbattendo il tasso di errore di 800 volte. Una tecnica applicata su qubit fatti da ioni intrappolati, una tecnologia diversa da quella di IBM che si basa su superconduttori e abbastanza simile a quella di QuEra che sviluppa processori ad atomi neutri, che proprio recentemente avevano raggiunto traguardi analogo.

“Siamo in una fase di transizione, possibile grazie a questi importanti miglioramenti, a cui ognuno da un nome diverso ma che in sostanza ci sta portando verso la realizzazione di macchine realmente affidabili e con utilità pratica”, ha concluso Montangero che è anche co-leader dello Spoke 10 dedicato al Quantum computing di Icsc – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing.

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