IA pessimista sul clima, possibilità del 50% per 1,5 gradi in più in 2033

Anche riducendo immediatamente le emissioni di CO2, c’è una possibilità su due che la temperatura globale salga di 1,5 gradi già entro il 2033, e ben l’84% di probabilità che superi quel livello entro il 2041. A dare questa visione, più pessimistica delle stime fatte dal Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (Ipcc), è un algoritmo di Intelligenza Artificiale messo a punto da ricercatori dell’università americana di Stanford e pubblicati sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas).

L’evoluzione della temperatura media globale, usando come riferimento il periodo preindustriale, è una sorta di bussola per dare una misura della crisi climatica in atto e per dare una misura degli obiettivi raggiungibili intervenendo in modo globale sulle emissioni di gas serra, tra tutti la CO2.

Con gli accordi di Parigi del 2015 si è fissato l’obiettivo di mantenere la temperatura del pianeta sotto la soglia di 1,5 gradi entro fine secolo ma le nuove previsioni elaborate dai ricercatori di Stanford prevedono che non sarà facile restare neanche sotto la soglia dei 2 gradi. Addestrando un modello di IA con i più avanzati modelli climatici attuali e facendo esercitare analizzando l’evoluzione delle temperature fino ai giorni nostri i ricercatori gli hanno infine chiesto delle proiezioni per il futuro.

Secondo la IA, se le emissioni venissero ridotte così come previsto dai vari impegni internazionali portandole a zero entro il 2080 ci sarebbe il 50% di probabilità che la soglia di 1,5 gradi venga superata entro il 2033 e di 2 gradi nel 2054. Probabilità che andando più avanti nel tempo salirebbero all’84 di superare le rispettive soglie entro il 2041 e il 2065. Rischi che ovviamente crescerebbero ancora senza tagli alle emissioni con l’84% delle possibilità di superare i 2 gradi già nel 2058. I nuovi scenari prefigurati dalla IA sembrano dunque mostrare che l’aumento delle temperature possa essere più veloce del previsto tanto che secondo i ricercatori gli impegni presi a livello globale potrebbero avere efficacia solo per limitare l’aumento a 2 gradi e non più a 1,5 gradi come auspicato finora.

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