La crittografia diventa molecolare, test con 'Il Mago di Oz'

La crittografia diventa molecolare: una chiave basata su una sequenza di polimeri e' stata utilizzata con successo per decodificare il testo protetto del libro 'Il mago di Oz'. A sviluppare la nuova tecnica di crittografia e' stato il gruppo dell'Universita' del Texas a Austin guidato da Samuel Dahlhauser; i cui risultati sono pubblicati sulla rivista ACS Central Science.

I dati hanno assunto negli anni un ruolo sempre piu' centrale nella nostra societa' e per questo i sistemi di immagazzinamento e di protezione rappresentano uno dei settori dove si concentrano molti sforzi. La scrittura di dati all'interno di molecole, come i filamenti di Dna oppure polimeri sintetici, si sta dimostrando come uno dei settori piu' interessanti ma sono ancora tante le sfide da superare prima che possano davvero diventare un'alternativa concreta alle tecnologie piu' tradizionali come i tipici hard disk o le chiavette Usb.

Un passo importante arriva ora dai ricercatori americani, che sono riusciti a utilizzare alcune catene di polimeri come chiave per decifrare un file. Per dimostrarne le capacita' hanno inviato il pacchetto di polimeri contenenti la soluzione per decifrare il file all'interno dell'inchiostro usato per scrivere una lettera di saluti. Con semplici operazioni e usando apparecchiature tipiche di un laboratorio di chimica il ricevente e' stato in grado di identificare il codice nascosto e usarlo per decodificare un file di testo che conteneva Il mago di Oz. Il lavoro e' stata una dimostrazione concreta delle potenzialita' dell'uso di polimeri come mezzo stabile e sicuro per l'invio di chiavi utili per la protezione dei dati ed estendere le possibilita' della crittografia.

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