Lincei (Sica), le armi nucleari sono un rischio per l'umanità

L'impiego di ordigni nucleari tattici in Ucraina potrebbe creare "una situazione disastrosa mettendo in pericolo il mondo intero": a lanciare l'allarme è il Gruppo di lavoro per la Sicurezza Internazionale e il Controllo degli Armamenti (Sica) dell'Accademia nazionale dei Lincei, che auspica una ripresa dei negoziati per il disarmo nucleare e l'impegno di scienziati e intellettuali (anche russi) a dissuadere i Governi dall'intraprendere uno scontro nucleare. Il presidente dei Lincei, Roberto Antonelli, e il vicepresidente, il premio Nobel Giorgio Parisi, fanno proprie le dichiarazioni del Sica e "auspicano che torni a prevalere il dialogo, la ragionevolezza e il diritto nei rapporti tra gli Stati, nell'interesse dell'umanità".

"Nonostante la denominazione tranquillizzante, le armi tattiche ora disponibili in grandissimo numero hanno ciascuna una potenza esplosiva paragonabile, e in molti casi superiore, a quella delle due sole bombe usate nel corso della storia, a Hiroshima e Nagasaki, che hanno causato centinaia di migliaia di morti immediate ed un numero superiore di sopravvissuti malati come conseguenza delle radiazioni nucleari", scrive la Commissione dei Lincei. "Ogni uso di ordigni nucleari tattici in Ucraina creerebbe una situazione disastrosa mettendo in pericolo il mondo intero". Anche un utilizzo limitato, spiegano gli esperti, potrebbe portare all'escalation fino a "una guerra totale combattuta con le armi strategiche", dotate di potenze esplosive anche migliaia di volte superiori: il loro uso potrebbe portare alla cancellazione dell'intera specie umana dal pianeta Terra".

Auspicando una risoluzione pacifica del conflitto, la Commissione Sica si rivolge "agli scienziati dei Paesi coinvolti direttamente o indirettamente, in particolare alla comunità intellettuale che ha partecipato alle Conferenze Amaldi organizzate dalla nostra Accademia, inclusi gli scienziati russi, affinché intervengano per denunciare all'opinione pubblica i rischi reali connessi con l'uso di armi nucleari tattiche e chiedano ai loro Governi di impegnarsi esplicitamente per il no first use delle armi nucleari. Contestualmente - si legge nella nota - chiediamo che si riprendano immediatamente negoziati globali relativi al disarmo nucleare, che coinvolgano tutte le potenze nucleari".

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