L'italiano che pulisce lo spazio nella finale degli inventori europei

Un mini-motore intelligente capace di rimuovere dalle orbite i satelliti arrivati a fine vita: un'idea semplice che però può ripulire lo spazio evitando l'aumento di pericolosi rifiuti e detriti. A metterlo a punto è stato Luca Rossettini, co-fondatore dell'azienda italiana D-Orbit, selezionato tra i finalisti del Premio degli Inventori Europei organizzato ogni anno dell'Ufficio Europei dei Brevetti (Epo). A partire dal primo lancio di un satellite, lo spazio si è popolato di un gran numero di oggetti, oltre 36mila, tra cui anche molti frammenti di razzi e satelliti in disuso che possono causare gravi problemi e obbligano molti satelliti operativi a modificare le traiettorie per evitare impatti. Tanto che, dice Rossettini, "ogni volta che si invia un satellite si fa una scommessa di non essere colpiti da nessuno di questi detriti". Nei prossimi anni il numero di satelliti aumenterà rapidamente e nonostante esistano regolamenti che obblighino a rimuovere dallo spazio gli strumenti giunti a fine operatività farlo è particolarmente complesso e la quantità di spazzatura spaziale che aumenta. Per risolvere il problema l'italiana D-Orbit, tra le aziende leader nei sistemi di gestione dei satelliti in orbita, ha ideato sotto la guida di Rossettini un piccolo motore, denominato D3: può essere facilmente integrato ai satelliti prima del lancio e attivato quando il satellite arriva a fine operatività oppure in caso di malfunzionamenti. Il piccolo ma potente motore riesce in modo indipendente a modificare l'orbita del satellite portandolo a bruciare nell'atmosfera ed evitando così che vada alla deriva, col rischio di impattare altri oggetti e aumentare i pericolosi detriti. Un'idea che ha permesso a Rossettini e alla sua squadra di essere nominati tra i tre finalisti nella categoria "Pmi" del Premio degli Inventori Europei i cui vincitori saranno annunciati il 4 luglio a Valencia, in Spagna.

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