Metà scarafaggio e metà robot, ecco il nuovo cyborg a energia solare VIDEO

Il gruppo di esperti, guidato da Kenjiro Fukuda, ha utilizzato come base di partenza le blatte del Madagascar vive, che sono lunghe circa sei centimetri. Sulla parte dorsale del loro torace è stato attaccato una sorta di piccolo zainetto che comprende il modulo di controllo del movimento delle zampe e una batteria al litio: il tutto è stato stampato in 3D usando un polimero elastico che si adatta alla superficie curva dell'insetto, in modo da consentire al dispositivo elettronico rigido di rimanere montato stabilmente per più di un mese. Sul lato dorsale dell'addome, invece, è stato montato il modulo con le celle solari ultrasottili (spesse appena 0,004 millimetri) che raggiunge una potenza di 17,2 milliwatt, "oltre 50 volte superiore rispetto alla potenza degli attuali dispositivi applicati su insetti vivi", sottolinea Fukuda. Una volta caricata la batteria con la luce (in 30 minuti circa), gli insetti sono stati telecomandati a distanza senza fili, facendoli muovere in una direzione piuttosto che un’altra.

"Considerando la deformazione del torace e dell'addome durante la locomozione base degli insetti, un sistema elettronico ibrido composto da elementi rigidi e flessibili a livello del torace e da dispositivi ultrasoffici per l'addome sembra essere efficace per degli scarafaggi cyborg", afferma Fukuda. "Inoltre, poiché la deformazione addominale non è esclusiva degli scarafaggi, la nostra strategia può essere adattata anche ad altri insetti come i coleotteri e forse perfino a insetti volanti come le cicale". Il prossimo obiettivo sarà quello di integrare sensori e telecamere in modo da usare questi cyborg per applicazioni di monitoraggio e soccorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA