Un intervento di chirurgia cranica nell'Italia Longobarda

Il cranio di una donna vissuta nel Medioevo mostra i segni del primo caso mai scoperto di chirurgia cranica nell'Italia Longobarda. I resti sono stati rinvenuti nel cimitero di Castel Trosino, presso Ascoli Piceno, e sono stati analizzati da un gruppo internazionale di ricercacoordinato dall'Università Sapienza di Roma, insieme a Università britannica di Cambridge, Università spagnola di Saragozza, Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese (Cnrs) e con il contributo di Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I risultati sono pubblicati i risultati sull’International Journal of Osteoarchaeology. La donna è stata sottoposta ad almeno due operazioni, l’ultima poco prima di morire.

I ricercatori. guidati da Ileana Micarelli dell’Università di Cambridge ed ex post-doc alla Sapienza, hanno studiato il cranio della donna rivelando i segni di almeno due interventi chirurgici, tra cui uno a forma di croce. Inoltre, grazie all’applicazione di un nuovo metodo di indagini biochimiche ad alta risoluzione applicato a uno dei denti, hanno potuto ricostruire anche cambiamenti nella dieta e negli spostamenti della donna, dai primi anni di vita fino all’età adulta, evidenziando le cure che le sono state fornite dalla comunità.

“L’ultimo intervento chirurgico sembra essere avvenuto poco prima della morte”, dice Giorgio Manzi della Sapienza, che ha coordinato lo studio. “Non ci sono lesioni che possano far pensare alla presenza di traumi, tumori, malattie congenite o altre patologie. È intrigante considerare la possibilità di un motivo rituale o giudiziario per questi interventi – aggiunge Manzi – ma al momento non abbiamo nessuna prova a sostegno di questa ipotesi”.

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