Un trio di pianeti è l'ultimo regalo del telescopio Kepler

Il telescopio spaziale Kepler della Nasa ha lasciato un ultimo regalo prima di andare in pensione: nei suoi giorni finali di attività, a ottobre 2018, ha scoperto altri tre esopianeti, dopo una lunga carriera durata quasi 10 anni, più di 2.600 nuovi pianeti confermati e molti altri ancora da confermare. L’ultimo trio planetario è stato scovato tra i dati di Kepler grazie ad un gruppo formato da astronomi e da volontari, guidato dall’Università americana del Wisconsin-Madison: le osservazioni, pubblicate sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, mostrano tre corpi di dimensioni comprese tra quella della Terra e quella di Nettuno, in orbita attorno a tre stelle diverse.

Il telescopio spaziale Kepler è stato lanciato a marzo 2009, con l’obiettivo di monitorare costantemente una ristretta regione del cielo nelle costellazioni del Cigno e della Lira: questo ha permesso a Kepler di tracciare i cambiamenti nella luminosità delle stelle dovuti al passaggio di pianeti in orbita intorno a loro. È stata, infatti, la prima missione della Nasa a trovare un mondo di dimensioni simili al nostro all'interno della zona abitabile della sua stella. L’ultimo periodo di osservazioni del telescopio prima del ritiro è durato soltanto un mese e, di questo, soltanto circa 7 giorni presentano dati di elevata qualità, poiché con l’esaurirsi del carburante Kepler non era più in grado di mantenere la sua posizione.

I ricercatori guidati da Elyse Incha hanno quindi avviato una collaborazione con dei volontari per scandagliare questi ultimi dati alla ricerca di esopianeti, scoprendone tre. Il più piccolo, K2-416 b, è grande circa 2,6 volte la Terra e orbita intorno ad una stella nana rossa in circa 13 giorni. Lo stesso tipo di stella caratterizza anche il secondo pianeta, K2-417 b, che è 3 volte la Terra e ha un’orbita di soli 6,5 giorni. L’ultimo, chiamato EPIC 246251988 b, è grande invece quattro volte il nostro pianeta e si muove intorno ad una stella simile al Sole in circa 10 giorni.

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