«Notte del Millennio»
Fucilazioni a Clusone

Rullano i tamburi, le baionette montate sulle bocche di fuoco dei fucili si allineano, i soldati prendono la mira. È il momento centrale della rievocazione storica andata in scena nella notte tra sabato e domenica nelle vie del centro di Clusone.

Rullano i tamburi, le baionette montate sulle bocche di fuoco dei fucili si allineano, i soldati prendono la mira e Luigi Bana (magistralmente interpretato da Jacopo Scandella) cade a terra morente in mezzo alla folla. È il momento centrale della rievocazione storica andata in scena nella notte tra sabato e domenica nelle vie del centro di Clusone con la diciannovesima edizione della Notte del Millennio, manifestazione organizzata dal Circolo Culturale Baradello attraverso la quale ogni anno un folto gruppo di comparse e spettatori si dà appuntamento alle 4.00 di notte circa. L'episodio è storico.

È il 7 agosto 1797 quando Luigi Bana, ritenuto colpevole del taglio dell'Albero della Libertà, eretto dai francesi come simbolo della rivoluzione, viene fucilato in piazza dell'Orologio, per scoraggiare altre ribellioni. Dopo l'abbattimento del simbolo giacobino, Bana e i suoi compagni Andrea e Antonio Filisetti, anch'essi dei Bani di Ardesio, vengono portati a Bergamo per il processo. Sarà Luigi a pagare per tutti, crivellato dai proiettili delle truppe francesi guidate dall'ufficiale Sant'Andrea (Piero Giudici). I complici si salveranno grazie all'intercessione di una contessa orobica. Dopo l'esecuzione la tomba del giovane diventerà un luogo di preghiera per le donne in cerca di una grazia per i propri figli di fronte al rischio di essere chiamati alle armi in seguito alla reintroduzione del servizio di leva.

Nella serata, con sempre più figuranti, sono stati ricostruiti gli scontri e i momenti di tensione generatesi dopo la caduta del secolare dominio della Serenissima. Particolarmente curati i costumi realizzati da Luisa Raglio e Antonietta Giudici.

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