Bus pieni e ragazzi lasciati ad aspettare alle fermate: raccontaci la tua esperienza

Trasporto pubblico. La scuola è iniziata ormai da tre settimane e molti istituti hanno iniziato a introdurre gli orari definitivi. Sul fronte trasporti arrivano molte segnalazioni di disservizi. E l’agenzia del trasporto conferma la mancanza di risorse e personale. Se avete riscontrato problemi nel tragitto casa-scuola o casa-lavoro potete scriverci a [email protected].

Studenti in piedi «ammassati» sui bus stracolmi, oppure pullman che non si fermano perché già pieni e lasciano i ragazzi in strada. In attesa della corsa successiva o dei genitori che vengano a prenderli con l’auto. E poi segnalazioni di ritardi e di «incidenti» a bordo: i ragazzi, in piedi che cadono a seguito di brusche frenate. Succede sulle corse del trasporto scolastico pubblico della nostra provincia. Segnalazioni che arrivano un po’ da tutta la Bergamasca ma in particolare dalle valli Brembana, dalla zona di Albino e dalla pianura.

L’Agenzia del trasporto pubblico locale sta cercando di correre ai ripari con interventi «tampone», sostituzione di bus, spostamento orari e corse, ma alla base dei disservizi ci sono due carenze: risorse economiche (servirebbero altri cinque milioni di euro in più ogni anno oltre ai 49 milioni di euro finora disponibili) e umane (servirebbero una cinquantina di autisti in più rispetto all’attuale organico di 700)

Sul giornale di martedì 4 ottobre abbiamo raccolto diverse testimonianze da tutta la provincia. Se avete riscontrato anche voi disservizi o difficoltà non esitate a farcelo sapere, scriveteci a [email protected].

Leggi di piùsulla copia digitale de L'Eco di Bergamo del 4 ottobre

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