Punto nascite chiuso da un anno
La Val Brembana chiede di riaprirlo

A un anno dalla chiusura del punto nascite all’ospedale di San Giovanni Bianco si apre uno spiraglio (che appare ancora molto lontano).

Recentemente il ministro per la Salute Beatrice Lorenzin ha firmato un decreto che consentirà sia il mantenimento sia la possibile riapertura di punti nascita di montagna, anche con meno di 500 parti l’anno (la situazione di San Giovanni Bianco). A patto che vengano garantite tutte le condizioni di sicurezza e qualità previste dagli standard di legge (grazie a tale decreto in Italia già diversi territori si stanno muovendo per la salvaguardia dei propri punti nascita).

Il caso, quindi, riguarda anche l’ospedale della Valle Brembana dove, dal 1° gennaio 2015, la maternità è chiusa (nel 2014 vi furono 134 parti, anche se da settimane le mamme erano ormai dirottate altrove): conseguenza della normativa che stabilisce appunto, per motivi di sicurezza, lo stop ai punti nascita con meno di 500 parti l’anno. «La riapertura non sarà facile – spiega il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni – soprattutto perché non dipenderà da noi. Ma certamente la chiederemo». «Sarà una delle eventualità che potremo mettere sul tavolo nell’incontro con la dirigenza dell’Azienda di Bergamo - aggiunge il presidente dell’Assemblea dei sindaci brembani Patrizio Musitelli -. Nei giorni scorsi abbiamo già incontrato il direttore Nicora presentando un documento in cui si è chiesta attenzione al mantenimento di alcuni servizi già in essere, in particolare ai servizi domiciliari, psichiatrici e di neuropsichiatria infantile». Da qui è nato anche l’incontro previsto coi sindaci il prossimo 25 gennaio.

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