Sostenibilità in Valle Brembana: «Gli studenti diventino ambasciatori del territorio»

«Realizzare la sostenibilità in Valle Brembana: presentazione dell’ Orto Didattico in Condotta» incontro organizzato dall’Istituto Superiore di San Pellegrino in collaborazione con Coldiretti nell’ambito del progetto «Bergamo Food Policy Pact».

Unica iniziativa organizzata fuori dal Comune di Bergamo,l’incontro si è sviluppato in due parti: la presentazione dell’Orto Didattico realizzato insieme ai ragazzi dell’ ABF di San Giovanni Bianco e una tavola rotonda dal tema «Riflessione su food policy e città creative».

Ha aperto la tavola rotonda la professoressa Tiziana Greco che ha portato a tutti i saluti della Dirigente Giovanna Leidi impossibilitata a presenziare all’incontro e che ha sottolineato l’importanza di continuare con le collaborazioni esistenti ed estendere ad altri soggetti il «Patto di Comunità» che l’Istituto ha aperto e sta sottoscrivendo col territorio.

È poi intervenuta la professoressa Cristina Rottoli che ha ricordato il percorso che da più di 10 anni sta sviluppando la scuola di San Pellegrino a favore della sostenibilità e della riduzione degli sprechi alimentari a favore di una economia circolare che entri nel DNA degli studenti e futuri professionisti del settore turistico e ristorativo.

« L’interesse per le specificità dei territori è diventato un punto di forza per chiunque lavori nell’ambito dell’accoglienza »- ha sottolineato Alberto Brivio – Il mondo di questi ragazzi non si esaurirà in ciò che imparano a scuola e, per diventare Ambasciatori di un luogo bisogna appropriarsi della sua storia, della sua cultura e tradizione e quindi dei suoi prodotti . Se ti affezioni al territorio ti affezioni al tuo lavoro, diventi promotore di iniziative positive, interessanti e condivise; la consapevolezza è riconoscere le eccellenze di ogni territorio. N on basta acquisire la tecnica ma è indispensabile avere curiosità, la voglia e la capacità di raccontare i contesti in cui si vive, con competenza, professionalità e apertura alle culture straniere . In quest’ottica diventa fondamentale per l’Istituto il rapporto con i produttori locali che possono trasmettere questo legame con la terra all’interno di uno scambio di professionalità anche in funzione della creazione di una filiera produttiva : dalla terra alla tavola. Il ruolo dell’Istituto può essere anche quello di orientare i produttori verso esigenze ristorative e di mercato che puntino non all’omologazione dei prodotti ma alla loro caratterizzazione.»

Silvio Magni ha sottolineato il fatto che proprio Slow food abbia sottoscritto per primo il «Patto di Comunità» a suggello di un rapporto ormai ventennale che lega l’associazione con l’Istituto di San Pellegrino indicando il valore aggiunto che potrebbero avere i «Cuochi dell’Alleanza» per creare delle collaborazioni nella formazione sia degli studenti che, eventualmente, anche dei formatori.

Chiusura di rito per il neo sindaco Fausto Galizzi che «ben conosce l’importanza che l’Istituto ha per il territorio non solo vallare ma di tutta la Provincia. Il nostro sostegno alle iniziative della scuola continuerà sempre perchè è da qui che parte la trasmissione delle nostre tradizioni».

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