Tramvia a Zogno: sogno da 171 milioni
Presentato lo studio: 7 km a due binari

Quasi sette chilometri lungo l’ex sedime ferroviario, per un costo che, oggi, andrebbe tra i 135 e i 171 milioni di euro, a seconda della soluzione progettuale scelta.

Sono i numeri dello studio di pre-fattibilità (una cinquantina di pagine) per la tramvia che dovrebbe attraversare Zogno, fino alle porte di San Pellegrino. Opera evidentemente lontana ancora nel tempo. «Ma da qualche parte bisognerà comunque iniziare», dice il vicesindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti. Un sogno nel cassetto, insomma, che, per ora, muove i primi passi grazie alle ipotesi studiate da «Ets Spa» di Villa d’Almè, per conto della Sanpellegrino spa.

Rotatoria ad Ambria

«Nella convenzione conclusa con la Sanpellegrino nel 2019, per la costruzione (in corso, ndr) del parcheggio multipiano in località Alderò, avevamo chiesto anche uno studio per la tramvia nel tratto di Zogno. Lo studio consegnatoci ci permette per la prima volta di avere una realistica idea di cosa comporta l’intervento in termini di costi e grado di fattibilità. Con questo studio, che verrà consegnato agli enti competenti, Zogno pone il primo concreto tassello lungo il percorso che porterà a sviluppare il progetto.

Un risultato dimostra ancora una volta, come da parte dell’Amministrazione comunale, l’operazione di riqualificazione delllo stabilimento della Sanpellegrino sia stata concepita in un’ottica di opportunità per l’intera valle, con riflessi economico-occupazionali. Lo studio sulla tramvia si aggiunge alla realizzazione della rotatoria di Ambria (è pronto il progetto, ndr) e al previsto completamento dell’illuminazione della ciclabile fino ad Ambria, sempre in carico alla Sanpellegrino. Interventi che porteranno riflessi positivi in termini di migliore fruibilità della ciclabile, e di maggiore sicurezza della viabilità provinciale, poiché la rotatoria interessa anche la strada di accesso alla Valle Serina».

«Lo studio - aggiunge l’assessore Gianpaolo Pesenti - è un punto fondamentale per valutare la portata, la fattibilità e i costi di un opera strategica per la Valle, che potrebbe risolvere i problemi legati al traffico e alla sicurezza, ma anche garantire infrastrutture adeguate in una prospettiva di lungo termine. Abbiamo chiesto di verificare con lo studio le interferenze sovraccomunali e le possibili soluzioni tecniche in modo tale da proporre due soluzioni e avere anche un idea dei costi. Ulteriori approfondimenti tecnici e una progettazione puntuale per la possibile adesione degli enti superiori a bandi nazionali e/o internazionali ora sono demandate agli enti e società preposte per lo sviluppo del territorio provinciale».

Il binario su strada comunale

Il tratto zognese, naturalmente, pone come presupposto la realizzazione della linea T2, da Bergamo a Villa d’Almè (già finanziata e che dovrebbe entrare in funzione nel 2025), ma anche un successivo tratto fino a Sedrina attualmente non progettato e senza soldi.Il sogno, come detto e più volte ribadito anche dai Comuni a monte di Villa d’Almè, resta quello di arrivare almeno a San Pellegrino. Da qui lo studio che prevede due ipotesi: entrambe per una lunghezza di 6.928 metri, partendo dal confine con Sedrina fino all’inizio di San Pellegrino e con sei fermate: Ponti di Sedrina, Meraviglie, San Bernardino, Centro, Mercato e Ambria. In entrambe le soluzioni è previsto anche lo scambio intermodale per le merci dell’azienda di acque minerali.

Nella prima ipotesi il tracciato è per 2.930 metri a doppio binario e per 3.993 metri a singolo binario (da via Polli al piazzale Mercato e nel tratto di ciclabile fino ad Ambria), di cui 1.138 metri utilizzando la comunale di via Polli, parallela all’ex statale (la strada dietro la farmacia). Una soluzione che, però, come rileva lo stesso studio, «comporta criticità relativamente alla sicurezza, affidabilità e continuità del servizio» dovute all’utilizzo della strada comunale sia per il traffico veicolare sia per quello della tramvia. La soluzione sarà però la meno costosa: 135 milioni di euro, ovvero circa 19,5 milioni al chilometro.

La galleria in via Polli

La seconda ipotesi valutata da «Ets», invece, prevede che un chilometro del tracciato sia sotterraneo e in trincea (da via Polli fino al piazzale Mercato); inoltre la ciclabile fino ad Ambria, dovrà essere spostata dall’attuale sede verso il Brembo, a Salzo, in modo da avere sempre il doppio binario. Una soluzione più affidabile e sicura, ma anche più costosa: 171 milioni di euro, ovvero 24,7 al chilometro

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