Una vita dedicata al volontariato con Avis e Aob: ai malati oncologici l’ultimo dono di Giupponi

IL PROGETTO. Nuovo servizio di trasporto nel tragitto casa-ospedale per i malati oncologici in cura all’ospedale Civile di San Giovanni Bianco grazie all’Associazione oncologica bergamasca e Domenico Giupponi, storico presidente di Avis, morto di un male incurabile.

Ha preso il via un nuovo servizio di trasporto nel tragitto casa-ospedale per i malati oncologici in cura all’ospedale Civile di San Giovanni Bianco o che necessitano di sottoporsi a visite o ad esami di controllo per una malattia oncologica. Il progetto ha visto la luce grazie a Domenico Giupponi, 69 anni, figura di spicco della sanità e del volontariato lombardo. A giugno lo stesso Giupponi - poco prima della scomparsa avvenuta l’8 luglio scorso proprio all’ospedale di San Giovanni Bianco dove era ricoverato per un male incurabile - era riuscito a veder realizzati i primi accompagnamenti da parte del gruppo di volontari dell’Associazione Oncologica Bergamasca che lui stesso aveva fondato, in qualità di referente dell’associazione per la Valle Brembana.

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L’attività di Aob per i pazienti dell’ospedale della Valle Brembana ha avuto inizio quattro anni fa, con donazioni di apparecchiature e con l’avvio del reclutamento dei volontari in valle, grazie all’impegno del consigliere Domenico Giupponi. Dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia, la presenza di Aob in valle è stata rilanciata. Sono già 12 i volontari che si sono resi disponibili per portare avanti l’attività di Aob in Valle Brembana. Tutti hanno frequentato un corso formativo, in collaborazione con Mario Tramontini, Direttore della Medicina interna 2 dell’ospedale di San Giovanni Bianco. Il personale ospedaliero, medico e infermieristico, agevola su richiesta il contatto con l’associazione per il servizio di trasporto.

Con questa ultima iniziativa l’Associazione Oncologica Bergamasca dà il via a una presenza che vuole diventare sempre più strutturata nelle corsie del presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco, in sinergia con l’Asst Papa Giovanni XXIII che ha in gestione il Civile. L’obiettivo non è quello di replicare l’esperienza dell’ospedale cittadino, dove l’associazione fornisce una serie di servizi che spaziano dal supporto operativo, logistico e psicologico al malato oncologico e ai suoi caregivers, fino alla distribuzione gratuita di parrucche per chi ne ha la necessità in seguito a trattamenti di chemioterapia. Si punta ad offrire servizi in linea con le reali necessità dei pazienti del territorio vallare, in primis il servizio trasporto che può partire subito grazie all’autovettura donata dalla socia di Aob, Grazia Bordogna. Ma, sempre d’intesa con i professionisti del Civile, l’associazione potrà attivare altri servizi di supporto in base alle concrete necessità del paziente.

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