In arrivo novità sui tamponi
Saranno fatti anche a domicilio

Ats Bergamo ha recepito la nuova delibera della Regione. Dalla prossima settimana si parte con una nuova organizzazione: ambulatori «drive through» per i pazienti.

Anche a chi non è ricoverato in ospedale. Anche a domicilio. Entro 48 ore dalla segnalazione. Scatta lunedì la svolta dei tamponi in provincia di Bergamo. Almeno sulla carta, e per carta si intende la delibera regionale approvata dalla Giunta che ribalta l’impostazione di tracciamento in vigore dallo scorso 10 marzo, nel momento più drammatico dell’emergenza.

Fino ad oggi il tampone è stato fatto solo alle persone ricoverate in ospedale. Da lunedì, data di avvio prevista dal documento regionale, i test nasofaringei invece potranno essere «prescritti» anche dai medici di famiglia. È bene dire fin da subito che un conto sono le direttive, un conto è l’applicazione su un territorio complesso come quello bergamasco. Ieri i dirigenti di Ats Bergamo si sono confrontati con i sindacati dei medici di medicina generale per capire come impostare la nuova programmazione. Oggi è previsto un altro incontro per fissare le nuove date. Quindi non si può dare per certo, a 24 ore dal via libera alla delibera regionale, che lunedì si partirà al 100%. Gli obiettivi e le procedure però sono chiare: il medico di famiglia segnalerà il paziente, i cittadini che possono muoversi dovranno raggiungere l’ambulatorio indicato per fare il tampone. «L’esecuzione, su indicazione delle Ats, avviene da parte delle strutture erogatrici (Asst e strutture private accreditate), che strutturano in specifici ambulatori, preferibilmente in modalità drive through (a bordo della propria automobile, ndr)».

Chi invece non è nelle condizioni di spostarsi sarà raggiunto a casa dal personale Usca, unità speciali di continuità assistenziale. «Il test diagnostico deve essere effettuato tempestivamente a far tempo dalla segnalazione alla Ats; nell’attesa il caso sospetto va comunque trattato come caso accertato, compreso l’isolamento dei contatti stretti». Tempestivamente significa un tampone nel giro di 48 ore. E la stessa scadenza vale per due tamponi negativi, quindi uno ogni 24 ore. Per arrivare a questo obiettivo - un salto in avanti notevole rispetto a due sole settimane fa - dovrà aumentare la capacità di processazione. Un incremento possibile grazie al nuovo laboratorio che sta sorgendo nell’ospedale di Calcinate con due nuovi macchinari donati dal Rotary e capaci di processare circa duemila tamponi al giorno a cui vanno aggiunti i 1.500 disponibili al momento.

Il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi conferma che al momento «stiamo lavorando per definire tutte le azioni che la nostra agenzia è in condizione di fare. Valuteremo con il dipartimenti di prevenzione una proposta organizzativa per procedere nel modo più veloce possibile». La certezza è che la delibera verrà applicata. Anche se è difficile prevedere che tutto parta lunedì. «Ancora non lo sappiamo, cercheremo di capirlo con i direttori di dipartimento. Alcune parti della delibera partiranno subito, altre singole azioni partiranno con una programmazione successiva».

Le tempistiche, soprattutto il dover garantire i tamponi entro 48 ore dalla segnalazione, secondo Giupponi sono «elemento molto stringente della delibera. Ma cercheremo di fare il possibile. Il lavoro che stiamo facendo ci aiuterà a fare il meglio possibile». Per il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Bergamo, Guido Marinoni, «la delibera regionale ricalca le nostre richieste. Va benissimo, ma ha due problemi. Il primo è che ci sia la disponibilità di tamponi». Il secondo è che le «conseguenze si faranno sentire, perché dovranno essere isolati anche i contatti. Quindi va fatto un lavoro di monitoraggio molto importante. Vedremo come Ats Bergamo sarà in grado di rendere operative queste direttive».

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