I fratelli arrestati: ci siamo difesi
«L’appuntamento era una trappola»

Una trappola architettata dai rivali. Ecco che cosa era, secondo Elvis e Kevin Nicolini, rom di 33 e 24 anni, l’appuntamento di martedì pomeriggio in piazzale Pertini a Trescore sfociato in una rissa con sparatoria.

I due fratelli arrestati insieme alla madre Angelica Pellerini, 50, e al comasco Davide Carabetta, 36, lo hanno spiegato alla gip Marina Cavalleri, che sabato scioglierà la riserva sulla convalida degli arresti e sulle eventuali misure di custodia cautelare. Per tutti le accuse sono di concorso in tentato omicidio, rissa, lesioni e porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere.

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I due, difesi dall’avvocato Ottaviano Mussumeci, hanno raccontato di essere stati invitati all’appuntamento dai rivali del clan Horvat. Il difensore ha prodotto al gip un video postato su Youtube in cui, in lingua rom, alcuni i rivali inviterebbero i Nicolini, in particolare Kevin, a presentarsi nel piazzale di Trescore alle 14,30 di lunedì. Kevin e il fratello accettano di andarci per questioni d’onore, pensando a un chiarimento verbale, al massimo muscolare.

Quando arrivano, i Nicolini non trovano nessuno. Poi, hanno affermato i fratelli, ecco che piomba l’Hummer scuro, preceduto da alcuni spari.

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