Allarme cani girovaghi in Val di Scalve
«Sporcizia e sbranati diversi caprioli»

In Valle di Scalve le amministrazioni locali si lamentano del fatto che, soprattutto nelle ore serali e notturne, per le vie dei paesi e nei boschi limitrofi vagano cani liberi.

Possedere animali domestici, in particolar modo cani, è un diritto che implica una serie di doveri. Oltre al buon senso dei proprietari, ci sono varie normative che disciplinano l’argomento. Per esempio è obbligatoria l’iscrizione del cane all’anagrafe canina, con installazione del microchip; in luogo pubblico si deve sempre utilizzare un guinzaglio di lunghezza non superiore a 1,50 metri e se necessaria anche la museruola.

Nonostante le regole, in Valle di Scalve le amministrazioni locali si lamentano del fatto che, soprattutto nelle ore serali e notturne, per le vie dei paesi e nei boschi limitrofi vagano cani liberi. «Quasi quotidianamente a Schilpario riceviamo segnalazioni da gente stanca di questo problema – commenta Emilio Maj, il vicesindaco –. Per contribuire al mantenimento della pulizia, come Comune abbiamo acquistato tre distributori di sacchetti per la raccolta degli escrementi che verranno posizionati in paese». Ma i cani non si limitano a sporcare e a rompere qualche sacco dell’immondizia, possono ledere all’incolumità delle persone e fare danni alla fauna selvatica.

Sono almeno cinque i caprioli sbranati lo scorso anno da cani girovaghi sul territorio scalvino. Il malcontento nei paesi è diffuso e il recente ritrovamento di alcuni bocconi avvelenati, pericolosissimi, ha gettato il sospetto che qualcuno si sia fatto giustizia da solo.

«Per l’estate, lungo gli itinerari più frequentati, posizioneremo dei cartelli per obbligare all’uso del guinzaglio e della museruola e prossimamente arriveranno i lettori di microchip per identificare i proprietari dei cani che verranno trovati liberi – dichiara Guido Giudici, presidente della Comunità montana di Scalve e sindaco di Vilminore –. Inoltre, in Comunità montana abbiamo steso un regolamento in merito che verrà emanato a breve. Insieme alla polizia locale vorremmo coinvolgere le guardie ecologiche per svolgere azione repressiva, sanzionando se necessario».

Anche il sindaco di Azzone Pierantonio Piccini è particolarmente attento alla questione, tanto che nel dicembre scorso aveva inviato a una sessantina di azzonesi proprietari di cani una lettera da lui scritta per invitarli a comprendere i doveri che possedere un cane comporta. «Anche ad Azzone arriveranno i distributori di sacchetti – spiega –, mi auguro che la gente si sensibilizzi civilmente, contribuendo alla creazione e al mantenimento di un ambiente più pulito, sicuro e vivibile».

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