Belotti: grande alpinista e grande uomo
«Medaglia d'oro al valor civile per Urubko»

Il deputato bergamasco della Lega: «Denis merita un importante riconoscimento da parte delle istituzioni italiane. Spero che il presidente della Repubblica, il presidente della Provincia di Bergamo e il sindaco di Nembro, dove vive, sostengano la mia richiesta».

Denis Urubko, l’alpinista russo naturalizzato polacco che da anni vive in provincia di Bergamo, a Nembro, merita un importante riconoscimento da parte delle istituzioni italiane sia a livello nazionale che locale. È quanto propone il deputato leghista Daniele Belotti. «Dopo la straordinaria impresa – dichiara Belotti – che lo ha visto aprire in solitaria una nuova difficilissima via sul Gasherbrum II, ma soprattutto dopo il salvataggio di ben tre alpinisti nei giorni antecedenti la scalata, ritengo che Denis abbia pienamente i titoli per essere insignito della medaglia d’oro al valor civile. Il riconoscimento non è solo per meriti sportivi, visto che è il nono alpinista ad aver scalato tutti i 14 Ottomila senza ossigeno, con due prime invernali (con il bergamasco Simone Moro) sul Makalu e il Gasherbrum II, ma in particolare per i suoi gesti di profondo altruismo».

Nei giorni antecedenti l’ultima scalata Urubko si è impegnato nell’eroico recupero dello scalatore torinese Francesco Cassardo, compagno di cordata di Cala Cimenti, rimasto vittima sabato 20 luglio di una caduta mentre tentava una discesa con gli sci lungo le pendici del Gasherbrum VII. Insieme ad altri tre alpinisti polacchi è salito a piedi fino a raggiungere Cala Cimenti per riportare Cassandro a una quota di 5.900 metri, laddove il giorno successivo è stato effettuato il recupero in elicottero, grazie al coordinamento del bergamasco Agostino Da Polenza.

Pochi giorni dopo, giovedì 25 luglio, Denis Urubko si è reso protagonista di un secondo salvataggio sui Gasherbrum mentre era al campo base in attesa della sua scalata. Con un alpinista spagnolo ha raccolto il disperato messaggio di soccorso di una coppia di alpinisti lituani in difficoltà nella zona del ghiacciaio risalendo per portare ossigeno, alcuni farmaci, un sacco a pelo e il materiale per poter accendere un falò. Una volta raggiunta la coppia di scalatori (lui presentava segni evidenti di edema polmonare, mentre la compagna non era stato in grado di fornirgli grande supporto) li hanno accompagnati lentamente lungo la discesa fino al campo base, dove è intervenuto un elicottero a evacuare lo scalatore in difficoltà.

«Teniamo presente – aggiunge Belotti – che Urubko, appena prima di partire per questa sua ultima missione himalayana, è stato insignito anche della Legion d’onore, la più alta onorificenza francese, per aver condotto, nel gennaio 2018 insieme ad altri scalatori polacchi, un’impresa eccezionale di salvataggio, in notturna, in inverno, sul Nanga Parabat per raggiungere, a oltre seimila metri di quota, la transalpina Elisabeth Revol, che aveva ormai importanti congelamenti agli arti, dopo che aveva perso il suo compagno di salita rimasto bloccato in parete e morto per congelamento».

«Con queste premesse – conclude Belotti – spero che il presidente della Repubblica e a livello locale il presidente della Provincia di Bergamo e il sindaco di Nembro possano accogliere e sostenere questa richiesta per rendere onore a un grande alpinista e ancor più un grande uomo».

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