Concerto o teatro? L’ambizione, e non è da poco, è di trovare la via di mezzo coniugando canzoni e recitazione. Un abbinamento certo non nuovo che pure il cantautore Pier Mazzoleni si propone di sviluppare con lo spettacolo «È un uomo».
Uno spettacolo che viene varato questa sera all’Auditorium di piazza della Libertà (inizio ore 21, biglietti a 11 euro, prevendite presso Dentico Dischi, Bergamo Musica e Centro Emotivo Musicale), data zero di un tour che per il momento ha in calendario altri quattro appuntamenti, tra gennaio e febbraio, a spasso per il nord Italia, tra Casnigo, Bussolengo (Verona), Gambolò (Pavia) e Asola (Mantova).
Sul palco, oltre a Mazzoleni, pianista e fisarmonicista, nonché cantante, saranno il tastierista Alberto Sonzogni e l’attivissimo percussionista Dudù Kouate. Accanto a strumenti dalle fogge note (due pianoforti, fisarmonica) ci saranno flauti africani, liuto berbero, l’udu (particolare strumento nigeriano che miscela effetto percussivo e cassa di risonanza con acqua), campane tibetane e varie percussioni etniche. L’effetto timbrico è uno degli elementi caratterizzanti la ricerca musicale di Pier Mazzoleni, che intende così rivestire di suggestivi echi le sue canzoni.
Lo sviluppo dello spettacolo, della durata di un’ora e mezza, prevede l’alternanza tra musica e momenti recitati, con lo scopo di raccontare, nella sua nuda e spoglia essenzialità, le emozioni, le esperienze, gli amori, le speranze, i sogni e i ricordi di un uomo. A dar man forte al progetto di Mazzoleni, prodotto dall’associazione Oltremusica, c’è la regista bergamasca Silvia Barbieri.
In scaletta ci saranno canzoni tratte dai tre album che Pier Mazzoleni ha pubblicato sino ad oggi: L’isola canzoni d’autore, La tua vera identità e La tua strada. Accanto a queste melodie faranno la loro apparizione due inediti dell’autore. Lo spettacolo ha anche finalità solidaristiche: parte dell’incasso sarà devoluto all’associazione Prometeo.
Renato Magni