Rischiano la chiusura i sei Consultori Familiari della provincia di Bergamo accreditati e non ancora contrattualizzati. Sono tre diocesani gestiti dalla Fondazione Angelo Custode a Clusone, Calusco e Villongo e altri tre privati a Zogno, Albino, Treviolo. E' durata cinque anni la sperimentazione che ha portato un importante servizio soprattutto in quelle zone di montagna già penalizzate rispetto alla città.Complessivamnete sono 24 i consultori provicniali, contro i 38 di Brescia. Se venissero chiusi i sei non contrattualizzati ne resterebbero 18, sotto la media stabilita da una legge nazionale. A difesa dei consultori i consiglieri regionali orobici , in prima linea Silvana Saita. Dall'incontro con all'assessore al welfare Giulio Gallera è emerso un po' di ottimismo. Servirebbero 600mila euro , 100mila l'anno a consultorio per mantenerli in vita. Briciole per una regione dal bilancio virtuoso.
Rischiano la chiusura i sei Consultori Familiari della provincia di Bergamo accreditati e non ancora contrattualizzati. Sono tre diocesani gestiti dalla Fondazione Angelo Custode a Clusone, Calusco e Villongo e altri tre privati a Zogno, Albino, Treviolo. E' durata cinque anni la sperimentazione che ha portato un importante servizio soprattutto in quelle zone di montagna già penalizzate rispetto alla città.Complessivamnete sono 24 i consultori provicniali, contro i 38 di Brescia. Se venissero chiusi i sei non contrattualizzati ne resterebbero 18, sotto la media stabilita da una legge nazionale. A difesa dei consultori i consiglieri regionali orobici , in prima linea Silvana Saita. Dall'incontro con all'assessore al welfare Giulio Gallera è emerso un po' di ottimismo. Servirebbero 600mila euro , 100mila l'anno a consultorio per mantenerli in vita. Briciole per una regione dal bilancio virtuoso.