Crisi all’andata, ora riscatto: in sei partite da 2 a 12 punti. I 3 esterni? Magari insieme

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Il riscatto è servito: l’Atalanta negli ultimi sei turni ha riscattato la crisi d’inizio stagione. I nerazzurri sono saliti da 2 a 12 punti. Quel blackout seguito all’eliminazione col Copenaghen si è trasformato in uno slancio nella corsa all’Europa. E in campionato si è saliti da 2 a 9 reti in sei gare.

Il primo a dirlo era stato mister Gasperini: entro la sosta bisognerà migliorare, e di molto, il passo dell’andata. A inizio torneo dall’esordio al Chievo erano arrivati 9 punti in 9 turni. Oggi i punti sono già 16 e la gara in casa col Chievo li può portare a 19. Punti raddoppiati, difficile fare meglio di così. E se da qui alla fine l’Atalanta tenesse il passo dell’andata arriverebbero altri 22 punti e si chiuderebbe a quota 66. E lì l’Europa c’è di sicuro.

Per i nerazzurri la svolta definitiva in vista della primavera è arrivata dalla vittoria di Genova, già annoverata tra le partite decisive della stagione. Sia per la prestazione proposta sul campo che per la capacità del gruppo di reagire da grande squadra a un momento difficile. Trovare la forza di rispondere alla rimonta della Doria (subita su rigore, e da quel momento senza più Gasp in panca) col gioco e riuscire a vincere con tanta autorevolezza non è da squadra «normale».

L’Atalanta, stupendo una volta di più, preso l’1-1 ha continuato a sviluppare il suo gioco e alla fine si è imposta grazie al gol segnato dai giocatori simbolo della vittoria «tattica» di giornata: gli esterni di centrocampo. Cross di Hateboer dalla destra e gol di Gosens da sinistra. I due sono stati decisivi perché la Samp non è riuscita a contenerli. Il calcio di Giampaolo si sviluppa per vie centrali, l’Atalanta comandando il gioco ha imposto forza e velocità dei suoi esterni.

Poi nel finale è entrato Castagne, per sette minuti insieme ad Hateboer e Gosens. E ormai è chiaro che, chiunque giochi dei tre, i tempi di Conti e Spinazzola ormai sono da archiviare. Altro che insostituibili. Ad oggi questi sono i loro numeri in stagione: Hateboer 4 gol e 5 assist; Castagne 2 gol e 2 assist; Gosens 3 gol e 3 assist. In tre siamo a 9 reti e 10 assist.

Viene da dire: peccato che non possano giocare insieme. Ma sarebbe una considerazione affrettata, perché ci sono segnali che dicono altro. Dal Toro 20 giorni fa Gasp aveva cominciato con Castagne ala destra davanti ad Hateboer, con Gosens a sinistra. E in passato, contro la Juve, è già successo di giocare con Hateboer ala destra nel 3-4-3.

Ebbene, da qui alla fine l’Atalanta dopo Parma affronterà in trasferta Inter, Napoli, Lazio e Juve. Non si può escludere che, anche per garantire un po’ di turnover ai tre davanti (e due sono in diffida), non si torni a Castagne, Gosens e Hateboer tutti in campo insieme da titolari.n