Atalanta, studiamo gli avversari. Il Parma offensivo di Liverani, una rivoluzione mancata. Cinque clip video sulla tattica

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Parma's coach Fabio Liverani during the Italian Serie A soccer match Parma Calcio vs Torino FC at Ennio Tardini stadium in Parma, Italy, 03 January 2021. ANSA / ELISABETTA BARACCHI (ELISABETTA BARACCHI)

Dopo la sconfitta rimediata domenica contro il Torino, la fiducia di Krause (proprietario del Parma) nei confronti del tecnico Liverani resta appesa ad un filo. Molto probabilmente, al tecnico non resta che una via stretta e difficile, che passa per la vittoria contro i nerazzurri al Gewiss Stadium, per mantenere la guida tecnica del Parma. Fabio Liverani era approdato in estate sulla panchina dei ducali, dove aveva sostituito l’ottimo D’Aversa. A volerlo era stato proprio il neo proprietario Kyle Krause (proprietà con un patrimonio pari a 3 miliardi di euro), che aveva da subito provveduto a cambiare anche il direttore sportivo Faggiano, con Marcello Carli. L’idea della nuova proprietà era quella di scegliere un allenatore giovane e promettente, che al di là dei risultati (retrocessione e peggior difesa con il Lecce), aveva mostrato al suo primo anno di Serie A di avere idee moderne con la proposta di un calcio tecnico ed offensivo. Con questa scelta, la nuova proprietà americana intendeva attuare un cambiamento radicale, che prevedeva il passaggio da un calcio reattivo (D’Aversa) ad uno prettamente offensivo e spregiudicato (Liverani).

L’anno sbagliato per la rivoluzione

Il progetto di Liverani sembra però già essere arrivato ai titoli di coda, con la squadra gialloblu che occupa la sedicesima posizione in A, dopo 15 gare disputate. Il Parma ha collezionato fino ad ora solo 2 vittorie (Verona e Genoa), 6 pareggi e ben 7 sconfitte.

 

I ducali hanno incassato 28 reti (23.29 gli xG concessi) avendone segnate solo 13 (14.86 gli xG creati). Lo specchietto riprodotto sopra,mostra nella parte superiore i moduli (ben 10) utilizzati da Liverani nelle prime quindici giornate di A, con i gol e gli xG segnati e subiti con ciascun sistema di gioco. La parte inferiore dell’immagine riproduce invece le zone di campo da cui i ducali hanno effettuato e subito i tiri; le reti segnate e concesse da ciascuna zona; gli xG creati e subiti.

Come gioca il Parma

Identificare in modo inequivoco il sistema di gioco del Parma può dunque rivelarsi impresa difficile. Il tecnico romano ha dovuto trasmettere le sue idee di gioco, che ricordiamo, sono profondamente diverse da quelle del tecnico precedente, in un anno privo di amichevoli e con tempi di preparazione ridotta. I risultati sono sicuramente stati poco soddisfacenti, con la squadra gialloblu che può vantare il poco invidiabile record di essere l’attacco meno prolifico di A e la sedicesima difesa del campionato.

Pur avendo utilizzato dieci moduli diversi, il sistema di gioco di riferimento per Fabio Liverani resta il 4-3-2-1. Come praticano ormai la quasi totalità delle squadre europee, anche i ducali prediligono la costruzione bassa fatta dal portiere, e basata su una serie di passaggi corti. L’obbiettivo una volta superata la prima linea di pressione è quello di verticalizzare il gioco sulle fasce, per allungare la squadra avversaria ed affrontare una difesa che sta correndo all’indietro, come mostrato nel breve video.

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L’immagine sotto chiarisce meglio questo concetto, mostrando la differenza tra i maggiori cluster per tipologia di passaggio di Atalanta e Parma. Per i nerazzurri la maggior parte dei passaggi si concretizza nella metà campo avversaria, dove son ben visibili i lanci lunghi a cambiare lato del campo. Per i ducali la maggior parte dei passaggi sono fatti nelle zone basse del campo, dove gli uomini di Liverani dopo un fraseggio corto, cercano di allungare sulle corsie laterali.

 

L’idea di affrontare le difese avversarie in velocità e d’infilata, ha fatto prediligere a Liverani la scelta di due attaccanti rapidi e che tendono a partire dall’esterno, come Gervinho (947 minuti) e Yann Karamoh (833 minuti), rispetto a quella di schierare una punta centrale di riferimento. Per questo motivo, soprattutto nella prima parte del campionato, la coppia Gervinho-Karamoh è stata titolare in quattro delle prime cinque giornate di campionato.

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L’idea di Liverani era quella di sfruttare l’abilità dei due attaccanti di giocare in velocità, e con difese allungate, partendo dall’esterno e tagliando in verticale. Entrambi i giocatori sono ottimi dribblatori, e questo avrebbe dovuto consentire loro di battere anche le difese più conservative.

Il piano di Liverani si è però arrestato di fronte ai problemi che i gialloblu hanno mostrato in fase di costruzione. Karamoh (xG 3.40) e Gervinho (xG 2.46), restano comunque i due attaccanti più produttivi dell’attacco rossoblù per occasioni create.

Fase difensiva

La fase difensiva dei ducali è quella in cui il tecnico romano ha maggiormente faticato a trasmettere fin qui il suo credo. Il cambiamento rispetto alle idee di D’Aversa è stato anche in questo caso radicale. I ducali sono soliti schierarsi con una linea a quattro, ed un sistema di gioco che prevede linee strette e compatte e con baricentro medio-alto in fase di non possesso.

L’obiettivo di Liverani è quello di pressare la fase di costruzione avversaria. Un sistema organizzato di pressione alta, che dovrebbe consentire ai gialloblu il recupero della palla nella metà campo avversaria. L’organizzazione di Liverani non è stata però assimilata alla perfezione dai suoi giocatori, che hanno sin qui commesso molti errori di marcatura e posizionamento.

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Una volta saltata la prima linea di pressione, l’obiettivo dei ducali, resta quello di riorganizzarsi nelle parti più basse del campo. La squadra di Liverani però anche in queste situazioni commette molti errori sia di reparto che individuali, come mostrato nel video sotto, dove un’uscita in ritardo di Jacoponi su Hernandez, libera un corridoio per il giocatore rossonero, ed espone la difesa dei ducali ad un 4 vs 3. Fortunatamente per il Parma, la rete è poi stata annullata.

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Nello corso della stessa partita, la difesa del Parma ha commesso diversi errori. Nel video sotto ad esempio, la linea difensiva gialloblu, sale male. Nell’occasione, Osorio resta basso e tiene in gioco Calhanoglu, mentre Gagliolo sale forte sul possessore di palla, in una zona di campo di competenza di Brugman (15), che invece è posizionato alle spalle dello stesso Gagliolo. Il risultato è che il turco può ricevere liberamente in una zona defilata ma pur sempre pericoloa del campo, e tirare indisturbato (xG 0.06).

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L’Atalanta attuale rappresenta forse un’ostacolo troppo grande per il Parma di oggi, che per strappare punti a Bergamo dovrà giocare la sua gara perfetta.