P er Atalanta e Fiorentina è stata una notte da dentro o fuori, che alla fine è stata di pura gioia per i colori nerazzurri e di amarezza per quelli viola. La gara del Gewiss rappresentava per entrambe le squadre il primo snodo cruciale della stagione. Sia quella di Gasperini, che quella di Italiano, sono già approdate alla semifinale delle rispettive competizioni europee e sperano di proseguire il loro cammino internazionale, ma la gara di ritorno giocata al Gewiss dava la possibilità alla vincente di approdare alla finale di Coppa Italia. A spuntarla è stata l’Atalanta, e troverà ad attenderla la Juventus di Allegri, in una delle versioni più sbiadite delle ultime stagioni. L’unico rammarico, per quanto riguarda i nerazzurri, è che dovranno giocarla senza Scamacca (autore di un gol e di un assist), squalificato a seguito dell’ammonizione eccessiva ricevuta per un fallo commesso all’80° minuto sulla metà campo.
Per i nerazzurri la squadra viola si presentava come un’avversaria particolarmente indigesta, che da quando è allenata da Vincenzo Italiano aveva regalato ai nerazzurri più dolori che gioie. Erano 7 i precedenti prima della serata di ieri sera, e lo score deponeva nettamente a favore della squadra viola: 5 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta. Nell’unica partita persa, lo scorso anno a Bergamo in campionato, i gigliati si erano arresi per una rete a zero, con una produzione offensiva di soli 1.16 xG da parte dei ragazzi di Gasperini. Anche in quell’occasione, la squadra nerazzurra aveva sofferto parecchio: 61.44% di possesso palla da parte dei viola; 13 tiri a 10 in favore della squadra allenata da Italiano. Per tutte queste ragioni ribaltare l’1-0 dell’andata imponeva ai nerazzurri di giocare nuovamente una gara perfetta come quelle giocate contro il Liverpool.