C ome se non bastasse la posizione nella parte destra della classifica e l’esonero dell’allenatore arrivano altre preoccupazioni da un recente report del Cies Football Observatory, secondo il quale l’Atalanta è al 19° posto nel mondo tra le squadre che più hanno perso valore della rosa negli ultimi 12 mesi. I dati sono quelli al 01.10.2025 rispetto ai 12 precedenti e la perdita si attesta a 54 milioni. Se consideriamo che il valore complessivo della rosa atalantina, stimato in circa 400 milioni, stiamo parlando di un calo del 13%. Per chi non lo conoscesse il Cies è un istituto svizzero di ricerca scientifica applicata al calcio e periodicamente rilascia dei report con analisi principalmente di carattere statistico. In questa particolare classifica svettano all’incontrario le 2 squadre di Manchester, 377 milioni per lo United e 315 per il City, al terzo posto il Real Madrid con 216 milioni; tra le italiane peggio del club bergamasco fa solo il Milan con 147 milioni., dietro il Monza con 48 milioni. Cerchiamo di analizzare. Il Cies sta affinando da anni un modello statistico che analizza tutte le operazioni di calciomercato e tutte le prestazioni dei calciatori e mediante particolari metodi matematici cerca di stimare scientificamente il valore di un calciatore, il cosiddetto “value transfer” o valore di mercato. In estrema sintesi, creato il data base, si applicano teorie di deviazione standard e altri principi di matematica e con un metodo di regressione si arriva a stimare il valore di ogni calciatore e quindi il valore complessivo di una rosa. Non è dato saperne di più perché il Cies pubblica gratuitamente il risultato finale ma non i dettagli, della loro metodologia vogliamo comunque riportare alcuni concetti che possono incidere sulle valutazioni. Dalla crisi sanitaria il fattore età è diventato sempre più d’impatto con un numero crescente di club che indirizzano il loro reclutamento verso giovani talenti al fine di realizzare plusvalenze attraverso il loro successivo trasferimento, il che ha portato a un’inflazione più elevata per i giocatori sotto i 23 anni rispetto ai calciatori più anziani. Per quanto riguarda tutte le variabili relative alle prestazioni dei giocatori, la più importante è il livello sportivo delle partite giocate, seguito dal numero dei minuti giocati in campionato, dal numero dei gol segnati e dalla tendenza ad essere inclusi nelle formazioni titolari. I risultati delle partite giocate o il fatto di aver giocato partite internazionali, sia per club che per nazionali, pur essendo altamente significativi, sono meno importanti. Qualunque sia la variabile, quella riferita al periodo più recente (365 giorni) ha sistematicamente il beta (valore d’influenza) più forte. Questo risultato indica che i prezzi dei giocatori si formano essenzialmente sulla base delle loro prestazioni dell’ultimo anno, con l’anno precedente che gioca anch’esso un ruolo significativo, ma in misura molto minore. È questo un fattore che può incidere tantissimo per l’Atalanta. Lo status internazionale, acquisito una volta per tutte, è un altro elemento che tende ad aumentare il prezzo pagato per un calciatore di circa un terzo, a parità di altre condizioni. Infine, le caratteristiche relative al potenziale economico sia dei club che rilasciano che di quelli che reclutano costituiscono l’ultimo gruppo chiave di fattori. In questo caso, le variabili relative al club ed al campionato di destinazione hanno un peso maggiore rispetto a quelle relative ai club di partenza. Questo risultato riflette l’importanza fondamentale del potere d’acquisto dei reclutatori nel determinare i prezzi durante le trattative. Compreso il metodo Cies ci resta da capire perché il valore della rosa atalantina è stato considerato in calo.