Delusione e infinite discussioni. Ma a Marsiglia conta soltanto l’Atalanta, e la sua risposta dal campo

commento. Il pre partita di Roberto Belingheri

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C hiunque giochi, e comunque vada a finire, è una e una sola la domanda alla quale l’Atalanta stasera dovrà rispondere, sul campo di Marsiglia. Si può vincere, perché il Marsiglia non è una squadra impossibile e conta una lista di assenze lunga così. Ma si può anche perdere, perché abbiamo imparato (Slavia docet) che in Champions nulla è mai scontato. E poi il Vélodrome è uno di quegli stadi - pochi, ma ci sono - che aggiungono qualcosa alla squadra di casa. L’ambiente, il dodicesimo uomo, quelle cose lì che sempre riempiono le bocche ma ogni tanto si fanno anche sentire nella realtà. Certo, il risultato conterà eccome, perché il pareggio con lo Slavia Praga si fa sentire in classifica e non bisogna rimanere troppo indietro. Fare punti stasera sarebbe molto utile, per la classifica e non solo. Anzi: soprattutto per il resto. Perché fare punti vorrebbe dire - quasi certamente - aver fatto la prestazione. Aver risposto ai tantissimi dubbi di questi giorni che l’Atalanta non è quel gruppo spento, sfiduciato, impreciso e nervoso che si è visto a Udine, ma è una squadra col sangue nelle vene, con la pressione giusta, con la voglia e la fiducia di poter uscire da questo periodo triste.