D oppi ex, numeri del passato e del presente, una lente d’ingrandimento su alcuni dei precedenti più significativi e una chicca della Serie A che fu. Per arrivare preparati a ogni gara dell’Atalanta nel massimo campionato italiano, ecco la storia in breve delle partite dei nerazzurri come se fosse un’edizione Bignami, un bigino da portarsi con sé ogni fine settimana. Oggi il capitolo è intitolato “Atalanta-Milan”.
Previsioni tattiche
Anche considerando la gestione dei rientri di alcune pedine fondamentali in casa rossonero, queste saranno più “previsioni” che mai. Partiamo dalle certezze: la presenza obbligata di Theo Hernández al centro della difesa e non sulla fascia sinistra ha dimostrato di essere sì un esperimento sostenibile, ma non è detto che possa essere altrettanto redditizio in una sfida dove più delle qualità in prima costruzione e in uscita palla conterebbero – e i precedenti delle ultime 2 stagioni sono lì a dimostrarlo – le conduzioni e gli strappi sull’esterno.
Il Frosinone ben si accoppiava alla disabitudine del contrasto e della gestione della difesa della profondità nel corridoio centrale del francese, schierandosi con un solo riferimento offensivo: immaginare una coppia di attaccanti atalantini più vicini e impegnati a fissare la marcatura di Theo in aree che non gli appartengono naturalmente non è osare troppo.