C’ è chi le contesta e chi le apprezza, chi le considera meri artifici contabili volti ad abbellire artificiosamente un bilancio altrimenti disastrato e chi invece ne ha fatto uno strumento per incrementare realmente le entrate. Specie in Italia le plusvalenze hanno estimatori e contestatori. Iniziamo chiarendo che le plusvalenze si manifestano quando il prezzo di vendita è superiore al valore residuo a bilancio: quest’ultimo è la differenza tra il costo d’acquisto e le quote di ammortamento di tutti gli anni prima della cessione. Cosa è la quota di ammortamento? E’ la quota di valore che un bene perde ogni anno.
Che sono e a cosa servono
In caso invece il prezzo di vendita sia inferiore al valore residuo di bilancio si ha a che fare con una minusvalenza che va ad aggiungersi ai costi del Conto Economico. Per questa ragione solitamente i club fanno di tutto per evitarla, preferendo piuttosto ritardare la cessione di almeno un anno così da ridurre il valore residuo grazie all’ammortamento dei dodici mesi supplementari. Come è evidente, le plusvalenze dell’Atalanta maturano per via di una precisa strategia: il club ama scoprire nuovi talenti o crescerli nel vivaio per poi piazzarli al miglior offerente, soddisfacendo anche le pretese del calciatore di vestire la maglia di un club più blasonato.