N ell’Olympique Marsiglia, domani ospitante l’Atalanta e pronto a fare un’altra stagione importante dopo il ritorno in Champions League, il nome che rischia di impattare maggiormente i ricordi dei tifosi nerazzurri è probabilmente Matt O’Riley. E dire che, in Italia e in Europa, finora non c’è mai stato nessun vero incrocio tra lui e la Dea, nonostante il possibile scenario avrebbe potuto verificarsi lo scorso anno nello 0-0 di ottobre contro il Celtic. Fu una partita stregata per la formazione di Gasperini, a fronte di un avversario apparso rinunciatario e difensivo: di fatto, sicuramente, incise anche la perdita, giunta solo meno di 60 giorni prima, dello stesso centrocampista con doti offensive. Era passato al Brighton per circa 30 milioni d’euro, dopo un’estate in cui il suo nome era parso il perfetto post-Koopmeiners, o forse addirittura un’eventuale integrazione allo stesso, se la trattativa con la Juventus non avesse poi trovato soddisfazione nelle richieste. Poi la situazione si è risolta, ma la Dea aveva scelto il talento di Lazar Samardžić e la corsa di Marco Brescianini, in agosto. Non c’era più spazio, e allora le sue velleità di trasferimento e calciante si trasformarono in un’altra dimensione: la Premier League. Niente Champions da affrontare, certamente, ma la volontà di inserirsi un po’ alla volta in un mercato che, pian piano, sta mettendo in mostra una sempre più marcata differenza con le altre leghe, almeno in termini di cifre che circolano in termini di ingaggi e trasferimenti.